Il gruppo "Unire la città" interviene in merito al tema dei sottopassi.
Dopo le notizie apparse recentemente sulla stampa locale, ci sembra opportuno, come esponenti della passata amministrazione, fare un po' di chiarezza sulla vicenda e puntualizzare alcuni aspetti.
L’amministrazione guidata dal sindaco Pierluigi Pastore aveva preso a cuore l’annoso problema del superamento della linea ferroviaria, che taglia in due la città. Problema che negli ultimi dieci anni si è aggravato a dismisura, dopo la decisione della rete ferroviaria italiana di utilizzare la linea che attraversa la pianura novarese come corridoio di trasporto mezzi sulla rotta Genova/Rotterdam. Nel primo mandato elettorale 1998-2002 si sono poste le premesse per risolverlo, acquistando l’area "ex Giustina" dal fallimento della società, rendendo possibile in questo modo la creazione di un corridoio di collegamento tra via Libertà e la via per Arona attraverso l’area comunale del Foro Boario. Contemporaneamente si è dato mandato all’ufficio tecnico comunale di predisporre la progettazione preliminare di quattro sottopassi, ritenuti necessari per rendere possibile la viabilità all'interno dell’abitato di Borgomanero: il primo all’altezza del passaggio a livello di via Ghiglione, per collegare l’abitato di santa Cristina; il secondo tra via Libertà e via per Arona, il più importante, che prevedeva il superamento delle linee Novara-Domodossola e Arona-Santhià, per ricollegare l’abitato cittadino; il terzo sul collegamento tra via Cavigioli e via Verdi, per collegare l’abitato di San Marco con l’ospedale cittadino; il quarto all’altezza del passaggio a livello di via Simonotti, per collegare l’abitato di San Marco con il vicino comune di Briga Novarese.
Inoltre, per completare il superamento della linea, si chiedeva all’ANAS di aggiungere al costruendo primo lotto dei lavori della circonvallazione di Borgomanero due rampe di salita e discesa, che consentissero di utilizzare il ponte collocato nei pressi della cascina Meda trasformandolo in un agevole cavalcaferrovia.
Mentre l’ANAS, non senza qualche difficoltà, accettava la richiesta e aggiungeva quelli che sono stati denominati “i baffi” al ponte, l’amministrazione cominciava una serrata trattativa con l'Ente ferrovie per la realizzazione dei sottopassi, trattativa che si concludeva con la stesura della convenzione approvata dal consiglio comunale. La convenzione prevedeva l’esecuzione di tre dei quattro sottopassi - veniva, infatti, escluso per carenze di finanziamento quello di via Ghiglione - con un cofinanziamento comune–rete ferroviaria italiana per un totale di circa quindici milioni di euro. Dopo la sottoscrizione della convenzione, sono stati redatti i progetti definitivi delle opere e proprio su questi progetti l’amministrazione ha iniziato un confronto con la cittadinanza, che ha avuto come conseguenza il declassamento del sottopasso di via Simonotti a sottopasso pedonale e ciclabile, spostando più a sud il sottopasso viabilistico.
Quindi, a conclusione del suo mandato elettorale il sindaco Pastore ha lasciato al comune di Borgomanero: i progetti esecutivi dei sottopassi, i fondi necessari per finanziarli ed una convenzione approvata dal consiglio comunale e mai smentita dall'Ente ferrovie.
Oggi, a quanto si legge, l'Ente ferrovie non riterrebbe più prioritario l’intervento di Borgomanero e così l’Amministrazione ha pensato bene di modificare il proprio sistema di finanziamento delle opere, indicando nel programma triennale pubblicato un finanziamento regionale di cui non si ha certezza alcuna. Anche se potrebbe apparire lodevole che il nuovo sindaco Anna Tinivella faccia risparmiare il comune di Borgomanero, tentando di far finanziare la quota di competenza del comune alla Regione Piemonte, deve essere chiaro a tutti i borgomaneresi che il risultato di questo modo di precedere ha una serie di conseguenze certe: vanifica la convenzione con l'Ente ferrovia, aumenta l’incertezza sui tempi di realizzazione delle opere, aumenta i costi delle stesse ed aumenta inesorabilmente il tempo di attesa dei borgomaneresi ai passaggi a livello. Si sappia inoltre che ancora oggi i funzionari dell'Ente ferrovia asseriscono che vi è la copertura finanziaria da parte loro per eseguire i sottopassi e che sono pronti all’approvazione dei progetti ed alla esecuzione delle opere, a meno che il comune non rispetti i patti.
Questa oggi è la realtà documentata sulla vicenda, il resto è pura speculazione politica. E con le speculazioni politiche si vincono le elezioni, ma non si amministrano le città.
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