venerdì 30 maggio 2008

ex torcitura, saranno rasi al suolo anche gli ultimi edifici

Il consiglio comunale di ieri ha approvato la variante di progetto per l'area della ex torcitura. Gli elementi più significativi sono: l'ampliamanto della rotonda che verrà realizzata nei pressi dell'attuale distributore Shell, lo spostamento del distributore più lontano dalla strada con conseguente riduzione dell'area verde e soprattutto l'abbattimento dei due edifici "storici" della torcitura (vedi foto) che nel piano precedente dovevano essere restaurati e messi a disposizione del comune. La scelta di non abbatterli era anche dettata dalla volontà di mantenere una traccia, un ricordo di un edificio simbolo della storia industriale di Borgomanero. L'opposizione ha criticato la scelta e votato contro il provvedimento. La maggioranza, dopo aver dato timidi segnali di apertura durante le discussioni in commissione, in consiglio si è richiusa sulle sue posizioni senza accettare modifiche.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Prima la sinistra demolisce la torcitura e poi piange e addita altri incolpevoli dicendo loro che devono conservare una memoria storica...CHE OPPOSIZIONE PENOSA!

Anonimo ha detto...

Forse laterziano dovresti leggere con più attenzione le cronache del recente passato. Se la memoria non mi inganna mi pare che l'opposizione "feroce" (o forse sarebbe meglio definirla "penosa" per usare un tuo termine) contro l'abbattimento della ex torcitura fu fatta da tutto lo schieramento di centro destra unito. Mi pare di ricordare addirittura di minacce di ricorsi legali da parte dell'On. Cerutti per fermare lo scempio che la vecchia Amministrazione si apprestava a compiere permettendo di abbattere quello che era ritenuto un gioiello tra i reperti dell'archeologia industriale. La salvaguardia delle due palazzine fu considerata dall'allora minoranza come il minimo che si potesse fare per mantenere "in piedi" una memoria del passato.
Mi pare di ricordare anche che le cronache di allora raccontavano che le due palazzine venivano cedute all'Amministrazione in conto di oneri di urbanizzazione. Se ora davvero venissero abbattute, i vantaggi per l'amministrazione che fine faranno?

OrtaBlog ha detto...

Credo che la torcitura nella sua interezza non avesse alcuna chance di sopravvivere. I due edifici invece si potevano benissimo recuperare ed infatti così era nel progetto originario. Ormai l'Italia però è il paese delle rotonde e non c'è edificio storico o meno che tenga...

Anonimo ha detto...

Il Laterziano ha scarsissima memoria delle vicende precedenti in Consiglio comunale a riguardo della ex- Torcitura, di cui ha ben riportato Itagliano.All' epoca, non molto distante, ma che a qualcuno forse appare remota, l'ex On. Cerutti seguito anche dall'attuale Sindaco sbraitava, minacciava ricorsi, lanciava invettive contro alcuni consiglieri;ora va bene abbattere tutto, anche quello che poteva essere lasciato come traccia storica. Inoltre le due palazzine era stato programmato che fossero utilizzate per sede di uffici comunali o di servizi.Oserei dire : che Maggioranza penosissima!!!Si riesce a predicare bene, ma a "ruzzolare "decisamente male.

Anonimo ha detto...

Memoria storica di una fabbrica sono i capannoni o la ciminiera...è uno di questi che andava risparmiato! Le due palazzine, edifici abbastanza anonimi, erano uffici e portineria...non parlerei, per loro, di "archeologia industriale". Se abbattendole si può migliorare la viabilità ed evitare il rischio incidenti, ben venga!

Anonimo ha detto...

Intanto sono state abbattute le ciminiere, il muro in mattoni bicolore, i capannoni, la palazzina principale, ed ora anche le due misere palazzine della portineria.

Poco distante, la fabbica della cereria è stata completamente stravolta con un "finto rifacimento" della facciata penoso. Dietro il condominio di Viale Marazza è stata abbattuta un'altra fabbrica storica.

Largo al nuovo che avanza. Che ci importa di vecchi muri decadenti. Il loro recupero costa più che un rifacimento da zero.
Un po' di pragmatismo e razionalità signori, suvvia....

non restiamo attaccati al passato. Tagliamo via queste inutili radici della nostra verde pianta.... nevvero?

Anonimo ha detto...

L'idea di costruire una rotonda sull'incrocio tra Via Gozzano e C.so Sempione mi pare buona.

Decisamente pessima mi pare invece l'idea di demolire anche l'ultimo ricordo di un posto che per decenni ha segnato, nel bene e nel male, la vita della città, della sua crescita e dei suoi cittadini.

Cancellare sempre e comunque i segni del nostro passato, in nome di un "pragmatismo" cinico e ottuso, mi pare segno di una società debole che si illude di essere forte ed avanzata.

Davvero non c'erano altre soluzioni?
Davvero quei due piccoli edifici, una volta ben ristrutturati non potrebbero essere utili alla città?
Davvero quel distributore doveva restare proprio lì?
Davvero son tutti daccordo con la decisione presa dalla Giunta, e nessuno (opposizione, pro loco, ex dipendenti, architetti, insegnati, gruppi archeologici), proprio nessuno è capace da far sentire la propria voe su questo tema?