martedì 13 maggio 2008

le dichiarazioni del sindaco di Novara sulla disunità d'Italia

Sono uscite sull'ultimo Venerdì di Repubblica e hanno causato molte reazioni, per chi non le avesse lette riporto la scansione della pagina (cliccare per ingrandire).

7 commenti:

Anonimo ha detto...

La parola diplomazia non fa certo parte del dizionario della Lega e di Bossi, ammesso che ne possieda uno.
Secondo me, dopo l’ictus, Bossi non ha ancora riacquistato la parola. È Calderoli che è ventriloquo.

L’ictus comunque sarebbe un buon ministro, se non risentisse così pesantemente dell’effetto di Umberto Bossi.

Anonimo ha detto...

Certo, se uno pensa che l'opposizione a cose come questa è in mano a W.eltroni il responsabile oppositore, vien da piangere.
L'ammiratore di vecchia data di Gotto

Anonimo ha detto...

Sarà dietrologia di bassa "lega", ma mi sembra che l'aria sia cambiata in fretta. Gli imbecilli che lanciano le bottiglie molotof tra le baracche rom non si sentiranno legittimati anche dalle dichiarazioni del sindaco Giordano?

Anonimo ha detto...

Caro Beppe,
poichè sei uno dei pochi militanti del PD che conosco, anche se l'argomento non c'entra niente che con questo blog di notizie locali, approfitto della tua pazienza per chiederti un giudizio di politica generale. Sono rimasto molto colpito dalle posizioni assunte dal tuo partito a livello nazionale in particolare dalla grande 'disponibilità', per così dire, del suo leader Veltroni a venire incontro alle richieste di collaborazione di Berlusconi.
Siccome mi è chiarissimo dove vuole andare Berlusconi mentre non mi è per niente chiaro cosa intenda fare il PD e soprattutto non capisco minimamente cosa pensino i militanti del PD (anche di fronte a questa singolare svolta) vorrei farti qualche domanda.
Sulla Stampa di ieri c'era un articolo abbastanza interessante. Riporto un brano:
"«Loro (del PD) - osserva uno dei maîtres-à-penser del governo del Cavaliere - hanno bisogno di dialogare con noi per fare qualcosa di nuovo. Altrimenti rischiano di ripetere il gioco di sempre che gli ha fatto accumulare ritardi decennali». E' una condizione difficile e complessa che ha spinto Veltroni ad applaudire tre volte il Cavaliere, altrettante la Melandri e addirittura 7 Realacci. O ancora che spinge un ministro del «governo ombra del Pd» a non scartare neppure la logica delle «ronde» se fosse contenuta nel decreto sicurezza: «Potremmo anche dirgli di sì visto che settori del Paese lo chiedono».
Già, troppa grazia per il Cavaliere che ieri ha toccato il cielo con un dito. «Mi sembra che nell'opposizione - si è lasciato andare - si stiano comportando bene: è finito l'antiberlusconismo».
Ora qualche piccola riflessione :
- Realacci, presidente onorario di Legambiente, si è lanciato qualche giorno fa in una serie di grandi elogi nei confronti del nuovo ministro Matteoli (AN), coprendolo di complimenti per la sua competenza. Lo stesso ministro Matteoli che qualche tempo fa si è visto assegnare il premio Attila per le nefaste scelte ambientali. Da chi ? Da Legambiente ovviamente. Lo ha sbertucciato perfino L'unità.
- la Melandri me la ricordo quando qualche anno fa smentiva di essere stata nella villa di Briatore in Kenya, finché vennero fuori le foto, la cosa finì che fece una sovrana figura da bugiarda e si prese i complimenti di Briatore ('è una nata a New York, è OPEN MIND). E' lo stesso Briatore che nella scorsa campagna elettorale ha detto che avrebbe votato la sua fascistissima amica Santanché, candidata della Destra.
- ignoro chi sia il ministro ombra che è d'accordo con le ronde. Certo oggi a sostenere che a bastonare i marocchini debbano essere solo i carabinieri si fa la figura dei terroristi rossi. Speriamo che il 'paese non chieda' di riaprire i forni crematori per gli zingari, sennò come si fa a dirgli di no?
Quanto al vostro leader francamente non ho capito dove voglia andare. Ho capito però che non è più di moda sollevare questioni che un tempo avevano pure un certo rilievo per la c.d. sinistra, per esempio:
-la lotta alla mafia (quel poveraccio di Travaglio si è trovato contro tutti, Violante, Finocchiaro, Bobba, Lusetti, etc. per aver detto che il presidente del Senato aveva avuto qualche frequentazione non proprio limpida negli anni indietro, cosa che peraltro nessuno dei suddetti si è sognato di smentire: per la mafia (diversamente che per la droga) è passato il concetto che la modica quantità non è punibile);
- il conflitto di interessi (vi ricordate quanto ci hanno smarronato per anni?);
- il monopolio dei mezzi di informazione (ormai non se lo sogna più nessuno di mettere in discussione che un solo uomo, leader di partito, possa controllare sei televisioni su sette);
- il bavaglio ai magistrati (qui francamente, dopo la miserevole fine comminata alla Forleo per aver osato mettere sotto intercettazione il telefono di D'alema e Fassino, si può capire che ci sia un certo imbarazzo a trattare il tema);
- la laicità dello stato (qui avevo perso già tutte le speranze quando ho visto D'alema applaudire in piazza San Pietro la beatificazione del fondatore dell'Opus Dei Escrivà de Balaguer);
- la libertà di espressione (vedi sempre il caso Travaglio, al quale si rimprovera di aver parlato in mancanza di contraddittorio quando da vent'anni Mediaset vende menzogne e insulti senza contraddittorio senza che nessun leader del PD si sia mai sognato di obiettare qualcosa).
Potrei andare avanti ma finiamola qui.
In fondo quell'articoletto che citavo prima è proprio illuminante. Se l'antiberlusconismo è finito, perchè fare opposizione a Berlusconi? Però, mentre capisco che i leader del PD non abbiamo più (ammesso e non concesso che prima ne avevano) ragioni ideali per opporsi, neanche più per finta, a Berlusconi, non capisco i militanti ed i simpatizzanti che pure vivono e pensano (almeno così credo) in modo molto distante, per non dire 'opposto' al modo berlusconiano.
Poche semplici domande al simpatizzante del PD: nelle vostre riunioni parlate della famosa linea politica del partito? Questi leader vi vanno bene? Quello che dicono e soprattutto quello che fanno c'entrano qualcosa con quello che pensate e fate voi? Per me tutto ciò resta un mistero.
Scusa la lunghezza, sono proprio noioso.
L'ammiratore di vecchia data di Gotto

Anonimo ha detto...

L'admiration est toujours une fatigue pour l'espèce humaine. Devo ammetterlo, come diceva Balzac, l'ammirazione è sempre una fatica per la specie umana e mai come in questo caso trovo la tua anilisi lucida, puntuale e purtroppo imbarazzante. Per ora l'amico Beppe, con cui ho parlato di persona, e tanti come lui, difendendono la causa, perchè hanno investito moltissimo, dimostrando fedeltà, ma rischiano di rimanere con il cerino in mano, quando ci sarà la resa dei conti, rispetto ad una politica che rinnega la cultura e la storia di una parte importante di questo povero Paese.

Saluti Marco Foti

Anonimo ha detto...

Per la prima (forse)volta della mia vita mi trovo ad essere d'accordo con LadvddG.
In tutto per tutto.
Proprio così.
L.T.

Giuseppe Volta ha detto...

caro Ammiratore di vecchia data di Gotto, Marco, L.T.,
La mia sensazione molto nitida è che le vostre perplessità sono molto diffuse e condivise dalla base del partito. Su pdborgomanero.it ho pubblicato pochi giorni fa una lettera ("fidarsi di Berlusconi?"). Ieri all'assemblea provinciale del PD un esponente di primo piano come Luigi Martinoli ha espresso chiaramente le sue perplessità su questa linea che lascia a Di Pietro la bandiera dell'opposizione. Nella stessa sede Paolo Cattaneo, consigliere regionale PD ha osservato che la destra dialoga solo quando comanda, in regione dove è all'opposizione e fa un ostruzionismo spietato. L'intervento della Finocchiaro su Travaglio ha stupito molti, Roberto Leggero ne ha scritto su pdnovara.it ("Anna ripensaci!"). Questo solo per citare alcuni interventi pubblici, a cui aggiungo tutto quello che sento parlando con elettori, simpatizzanti, amici e conoscenti, un coro pressochè unanime.

Io penso che Veltroni abbia fatto bene a non impostare una campagna "contro Berlusconi". E credo anche che sia inutile e velleitario mettersi a fare le barricate dal primo giorno, però queste aperture di credito immediate e totali al semplice annuncio della disponibilità di Berlusconi non le condivido.
Era giusto fare una campagna "per" invece che "contro", però adesso siamo all'opposizione, il "contro" è il nostro mestiere.

Lo stesso uso del termine "antiberlusconismo" è un errore, vuol dire accettare il "frame", lo schema verbale e quindi mentale della destra.
Noi non siamo "antiberlusconiani", noi siamo per la legalità, per la separazione dei poteri, per la democrazia, per la libertà di pensiero e parola, per il rispetto della costituzione, per la libertà di informazione, per il rispetto degli individui e delle loro libertà indipendentemente da razza e religione.

Lasciar dettare l'agenda alla destra è stato il limite del centro sinistra negli ultimi anni, Veltroni è riuscito per qualche mese a ribaltare la situazione (il primo e unico a riuscirci finora, secondo me), oggi ci stiamo ricascando alla grande sul discorso immigrati, sicurezza, ICI ecc.

Vedremo, tutto sommato queste prime settimane non sono così fondamentali, spero che il PD venga fuori alla distanza.