giovedì 3 gennaio 2008

rumore: SpazioPer di nuovo sotto accusa, ma adesso coinvolte anche Villa Zanetta e la palestra del Don Bosco

Il comitato dei residenti che da tempo protesta per il rumore causato dalle attività che si svolgono nel Parco della Resistenza (spazioper, skatepark, campo coperto di calcetto), ha cambiato avvocato, chiede al sindaco provvedimenti immediati di chiusura elle attività e allarga la sua protesta al Centro Incontro Anziani di Villa Zanetta e addirittura alla palestra del Don Bosco.

La protesta era stata originata (ormai anni fa) dalla stagione estiva di SpazioPer in cui c'erano stati parecchi concerti. Poi la protesta si è diretta contro lo skate park, il campo di calcetto, gli avventori del bar. I concerti ormai non si fanno più da tempo, Lo skate park è chiuso da mesi, il campo di calcetto è stato coperto, ma secondo i residenti senza ottenere benefici in termini di riduzione del rumore. Adesso il comitato amplia il suo raggio di azione e i suoi strali si dirigono anche al Centro Incontro Anziani di Villa Zanetta (organizzano spesso serate danzanti con musica) e contro la palestra del Don Bosco.
In questi anni ci sono già state perizie e controperizie, innumerevoli visite dei carabinieri, denunce. L'azzonamento acustico, inizialmente molto restrittivo per la vicinanza delle scuole, è stato successivamente innalzato di una classe dalla precedente amministrazione, inoltre il parco della resistenza è stato inserito nell'elenco dei luoghi in cui si possono svolgere manifestazioni occasionali per non bloccare completamente le attività di SpazioPer (per esempio durante la festa dell'uva c'è l'Agogna park Festival).
Forza Italia quando era all'opposizione ha sempre appoggiato le proteste dei residenti, che quindi ora attendono soddisfazione. Per SpazioPer la nuova amministrazione parla di trasferimento a nord in zona IperCOOP-Beatrice, mi chiedo se continuerà a funzionare come centro di aggregazione se si davvero si sposterà in una zona così periferica. Per la Villa Zanetta e la palestra del Don Bosco il sindaco ancora non si è pronunciato, aspettiamo di conoscerne le intenzioni, ma per il Centro Incontro Anziani vale quanto detto per SpazioPer: il trasferimento in periferia lo penalizzerebbe parecchio.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi pare che siamo arrivati alla follia e al totale egoismo, il tutto riunito nella mancanza di un benchè minimo senso di educazione civile e sociale. Spazioper è un progetto che se potenziato e gestito a dovere sarebbe un fiore all'occhiello per l'intera città e non solo. Di tali progetti non se ne vedono in giro molti, e chiunque abbia un minimo di visione obiettiva non può che confermarlo. Il quartiere certo ha diritto alla tranquillità, ma il parco è anche un luogo pubblico che genera rumori. Forse la protesta per i concerti poteva anche essere giusta, ma passare da tutto a niente è stato sicuramete eccessivo. Ora non si può neanche più pensare di organizzare un qualsiasi concerto amplificato per colpa del vicinato. E Spazioper ha perso sicuramente molto grazie a questa restrizione. Un concerto al mese per i tre-quattro mesi d'estate francamente non mi pare una cosa insopportabile. Ora che la protesta poi si è estesa anche a villa Zanetta e alla palestra mi pare che si sfiori il ridicolo. Pensare a degli anziani che si divertono con feste danzanti come disturbatori della quiete pubblica mi fa ridere. Però chissà... magari sono dei veri discoli! Chi vive in una città deve sapere sopportare anche i suoi rumori. Chi vive vicino a una chiesa dovrebbe allora prentendere di abbattere il campanile? O chi vive attaccato alla ferrovia o a una strada trafficata cosa dovrebe fare? Spostare poi il centro in zona Beatrice lo penalizzerebbe molto, in quanto fuori dal centro. Senza contare il costo: le strutture di cui ora dispone il centro verranno ricostruite o metteranno a disposizione un prefabbricato per mettere dentro il bar e basta?

Anonimo ha detto...

A rigor di logica, se la maggioranza che amministra, appoggia i residenti che si lamentano, allora devono sicuramente spostare le attività indicate come disturbatrici della quiete pubblica.
A questo punto per essere giusti e dare a tutti uguali opportunità si dovranno spostare SpazioPer, il Centro Anziani e la palestra del Don Bosco.
La zona Beatrice va benissimo in quanto non esistendo mezzi pubblici, sicuramente l'afflusso sarà minimo e quindi anche li', con meno gente e quindi meno attività, non si disturberà nessuno.
Meglio sarebbe il Mottarone, ma ci sono gli impianti sciistici.
Suggerirei inoltre di chiudere anche le strade limitrofe in quanto auto, moto e camion sono fonti certe di rumore.
Ho notato inoltre che spesso le persone che passano nel Parco, parlano e questa mi sembra una cosa inammissibile. Per non parlare dei bambini che grazie a genitori irresponsabili possono persino urlare. Per loro deve esserci il divieto di accesso al Parco.
A questo punto la situazione potrebbe definirsi quasi "vivibile" se non fosse per la scuola media, dove un sacco di ragazzini vocianti transita TUTTI i giorni lavorativi. Occorre che accedano alla scuola dal retro e possibilmente passando sotto una struttura (tunnel) insonorizzata.
Anche se in realtà la scuola potrebbe essere trasferita molto più convenientemente in zona Beatrice.
...più avanti ci occuperemo anche del campanile del Don Bosco, eheheh...

Anonimo ha detto...

questa Beatrice sembra cosi' tranquilla. trasferiamoci tutti li', cosi' risolviamo i rumori molesti. Il centro finalmente sara' disponibile per la sua funzione, cioe' farci i mercati, concerti, fiere, feste, negozi, birrerie, pizzerie, ristoranti, cinema, si potra' fare casino fino a tardi ma soprattutto non ci saranno piu' residenti; si libereranno cosi' anche un sacco di appartamenti e garage che potranno diventare parcheggi (gratuiti ovviamente). il nuovo centro a quel punto potremmo chiamarlo "centro commerciale": che ne dite?

Anonimo ha detto...

Erik, non mi convinci.
La zona Beatrice sta diventando fortemente urbanizzata e quindi penso che gruppi di pericolosi anziani, di giovani sballati e di sportivi eccitati potrebbero creare disagio alle attività della zona!!! NO, la zona Beatrice non va bene e poi è troppo facile da raggiungere, non vorrai mica che tra un paio di anni si debba decidere di fare un ulteriore trasloco! No scegliamo una zona che per qualche anno ci fa dormire tranquilli!!!
Pensavo alla Soliva. In mezzo ai boschi credo che queste attività potrebbero essere condotte con estrema libertà, sì forse c'è troppo spazio e questo potrebbe essere un elemento di aggregazione massiccia però non si può avere tutto...
Pensa che stupido che sono, quando difendevo Spazioper in campagna elettorale tutti mi prendevano per scemo, in effetti non avevo capito che per creare aggregazione a Borgomanero la ricetta era di sfruttare i boschi!!!
Anche a Torino tutti i locali dei Murazzi saranno spostati a Venaria e a Milano quelli dei Navigli a Pero mentre a Firenze i turisti saranno deviati a Scandicci etc.
Siamo sulla strada giusta anche perchè chi dovrebbe difendere quello spazio che in passato con grande impegno e dedizione ha bonificato mi sembra che si stia arrendendo...
roberto faggiano

OrtaBlog ha detto...

Mi sembra piuttosto ridicolo questo accanimento. Passi per i concerti ma non credo si tengano 365 giorni l'anno ma un centro anziani non vedo proprio che disturbo possa dare. Quanto ad una palestra e ad uno skatepark poi...
Non mi pare che quando ai Giardini c'era il circolo del tennis si lamentasse nessuno eppure anche le palline fanno rumore.
Del resto tutti sono bravi a lamentarsi, a molti davano persino fastidio le musiche natalizie per i Corsi...

Anonimo ha detto...

Il Maestro Baremboin, intervistato poco prima di Natale da Fabio Fazio, ha criticato l'uso della musica nei luoghi di ritrovo e di vendita quando è diffusa come "musica passiva"; poichè prescinde dal necessario atteggiamento "attivo" e "volontario" dell'uditore.

Chi condivide Baremboin avrà senz'altro (senza fare drammi) pensato al suo giudizio ascoltando le musiche natalizie diffuse lungo i corsi. Magari sorridendo sull'utilizzo di questa banale astuzia da supermercato allo scopo di invogliare agli acquisti.

Anonimo ha detto...

Suggerimento ai residenti dall'orecchio fine: non dimenticatevi del Kabeba!

Figurati se cacciano gli anziani di Villa Zanetta (e sì che di baccano ne fanno con le serate di liscio...): questi votano tutti!

Io li capisco. Davvero... nelle cartoline di cent'anni fa questa zona era fuori dal borgo, tranquilla e pacifica. Che poi spiace prendersela coi residenti e a mettermi nei loro panni sentirei anche io il rumore. Peccato però che al dialogo abbiano preferito l'ossessione della guerra. Che si annoiassero? Per fortuna ora possono passare le giornate a stigmatizzare quelli che "mi va bene l'inceneritore o la discarica, basta che lo fai a casa di qualcun altro"...

Propongo perciò che gli abitanti del condominio con vista sui Giardini paghino l'affitto del parco. Con i soldi si potrà aprire un bel centro per i giovani sopra al Mainelli, così diamo una svecchiata alla piazza.

Ma perché le migliaia di abitanti del centro città non si stracciano le vesti per il rumore? Forse che hanno capito che Borgomanero non è la loro tenuta argentina di 5000 acri?

Comunque la musica natalizia mi è piaciuta.

Anonimo ha detto...

Oh issa evidenzia i benefici di abitare a fianco di un parco e ricorda ai residenti privati che hanno tali benefici grazie ad un parco pubblico.

Un punto cruciale della società attuale è la battaglia per le risorse, non solo energia, acqua, ecc. ma anche l'abitare in luoghi belli, comodi, ecc. ecc. possibilmente lontani da autostrade, scali aereoportuali, ecc. ecc.
In altre parole "spazio". L'assillo dello spazio è sempre stato il "motore" di grandi trasformazioni sociali, anche violente.

Villa Marazza ed il parco fluviale della resistenza(la chiamo così perchè è una delle risorse possibili) sono i due parchi storici di Borgomanero. La città si è molto ampliata rispetto alle cartoline, come giustamente ricorda Oh issa; Ma i parchi no! Piccoli ritagli qui e là ma nessuna amministrazione, che io sappia, ha ideato altri parchi per Borgomanero. Un sistema dei parchi. Solo case e sviluppo. E purtroppo le dichiarazioni dell'attuale Amministrazione sembrano proseguire per questa logica.
Prima che i due parchi storici siano "rinchiusi" da una anello di insediamenti, tangenziali, parcheggi, "conurbazioni" (parola in voga già negli anni '80); ora che si rimesta nel PRGC, pensiamoci su e diamo un volto verde a Borgomanero. Prima di finire come Milano.

Anonimo ha detto...

Sono convinto che Spazio Per sia l’unico luogo dove si tenti davvero di fare politiche giovanili e la bella lettera di Campagnoli lo dimostra in modo puntuale. La situazione creatasi è davvero molto triste, ed è la prova evidente di quanto Borgomanero ami (o non ami) i suoi giovani. Estremamente significativa la battuta che circolava un paio di anni fa quando il "problema" Spazio Per balzò agli onori delle cronache: “era meglio quando c’erano i drogati. Almeno loro si bucavano in silenzio! “ Nelle richieste di chiusura delle varie attività che si affacciano sul Parco della Resistenza ci si è dimenticati di inserirne una importante: le scuole! Scuola elementare, media, Don Bosco, portano solo traffico, inquinamento e rumore. Chiudiamole in fretta. Pensate che pace! E per gli amanti della tranquillità estrema perchè non pensare anche ad un residence in località Sorga con vista sul cimitero… lì il silenzio regna davvero!

Anonimo ha detto...

Ma chi gestirà il nuovo centro giovanile?
Facciamoci pure una seconda domanda, Spazio per è veramente gestito bene?
Quello che non funziona, oltre alle lamentele inutili e poco costruttive dei vicini, sono gli appalti che prendono in gestione i soliti enti senza dare spazio a cooperative e/o associazioni che forse potrebbero gestirle diversamente.