lunedì 7 gennaio 2008

SpazioPer, la parola ai protagonisti

Ricevo da Giovanni Campagnoli e volentieri pubblico questa lettera, un po' precisazione, un po' sfogo, un po' rivendicazione

Ciao Beppe, Erik, Joker e Roberto,
visto che se ne parla (e vi ringrazio x questo), dico la mia sul centro giovani Spazioper, precisando di essere un amministratore di Vedogiovane, la cooperativa sociale che ha vinto le gare d’appalto nel 2002 e nel 2007 e che quindi gestirà questo spazio giovanile fino al 2012.
Dico subito a Roberto che se si riferisce a Vedogiovane quando afferma che “chi dovrebbe difendere quello spazio che in passato con grande impegno e ded
izione ha bonificato mi sembra che si stia arrendendo...”, di stare tranquillo. Non ci stiamo arrendendo (siamo appena tornati dagli Avvocati, siamo costretti anche a questo e ci pesa…), ma siamo stanchi e delusi di come siano andate le cose in questi anni… Quale altra organizzazione, o imprenditore, avrebbe retto quattro anni di accuse, mancati profitti, ecc, senza mai uno (dico uno) riconoscimento pubblico in città (se non x le elezioni, con i rischi di strumentalizzazioni che si possono immaginare)??!!
Nessuno è profeta in patria, ok, ma se visiti il sito di Spazioper, vedrai (ma già sai) che è considerato una buona prassi di politiche giovanili a livello nazionale ed è stato presentato in questi anni a diversi convegni in Italia e Spagna. Non solo: la consulente della Ministra Meandri è venuta a Spazioper per vedere il progetto di persona. Ne ha parlato Ilsole24ore e Animazione Sociale… Con altre Amministrazioni sarebbe il fiore all’occhiello, qui ne prima, ne ora è così. Ed oggi la discussione sullo spostamento significa proprio questo: solo un altro modo per non parlare di cosa sia davvero Spazioper, del “nocciolo duro” di questa esperienza. È come se di un auto si parlasse sempre e solo del colore… Ma dovendo entrare nella questione, il mio punto di vista è che si rischi di stare ancora lì al Parco in queste condizioni difficili fino alla fine dell’appalto (e che poi non venga più indetto), con la delusione di tutte le parti in causa e con un progetto “bloccato a metà del guado”, privato di strumenti necessari all’aggregazione dei giovani. Lo scrivo ora, con la speranza di non essere profetico e con la certezza di non riuscire ad essere sintetico nel raccontare i passaggi fondamentali di questa vicenda davvero lunga e complessa, tanto che in Vedogiovane si è preparato un “Libro Bianco” per tenere memoria di tutto. Comincio, per chi ha voglia (e tempo…) di conoscere un po’ la vicenda, con 5 precisazioni rispetto alla news di Beppe cioè:
1. in questi anni, oltre a denunce, controlli, ecc, c’è stato anche un processo (estate 2004) in cui veniva chiesta l’immediata sospensione delle attività di Spazioper, ma la sentenza del giudice (Tribunale di Borgomanero, 30 ottobre ’04) ha chiarito che le attività svolte con i ragazzi, non hanno causato danni a terzi e che si poteva continuare.
2. Non si è mai costituito un “Comitato di protesta” contro Spazioper, tanto che l’assemblea pubblica che Vedogiovane aveva convocato il 6 agosto ’04 per trovare soluzioni condivise, non ha visto la presenza di chi, da subito, ha preferito intraprendere vie diverse da quella del dialogo, che noi proponevamo pubblicamente. Così in quella estate abbiamo ricevuto 14 controlli dei Carabinieri, 6 dei Vigili urbani, due controlli Siae, uno della Finanza, una ispezione Asl, due della Siae ed una dell'Ispettorato del lavoro...(Poi anche i Vigili del Fuoco…). In quale altro locale è successa una cosa così in sei mesi? E comunque mai una contravvenzione. Ma Spazioper in questi anni non è stato solo questo: sono venuti a trovarci anche tante persone, tra cui il “testimone di giustizia” Pino Masciari, le on. Sabina Siniscalchi (già banca Etica) e Anna Cardano, i Ministri Ferrero e Damiano, Annalisa Cicerchia
(consulente per la Ministra alle politiche giovanili), Luigi Ciotti, l’Assessore alle politiche giovanili della Regione e quelli delle Prov. di Vercelli, Verbania e Novara, gli artisti di Zelig, i "Ragazzi di Bucarest", ecc (vedi www.spazioper.net/chisiamo7.php)
3. Nel marzo 2005 Vedogiovane scriveva tutto questo anche a te e a tutti i tuoi colleghi Consiglieri comunali per chiedere chiarezza di regole per Spazioper, perché nel frattempo era successo un fatto nuovo. Come sai bene, l’Amministrazione nell’autunno 2004 aveva approvato un Piano Acustico che ci impediva di svolgere attività di pubblico spettacolo al Parco della Resistenza, inserendo tutta la zona nella classe più bassa (va dato a te il merito di esserti accorto per primo). Ma ciò era in evidente contrasto con il progetto Spazioper che invece (da bando pubblico) prevedeva lo svolgimento di attività aggregative per i giovani legate a musica, cinema, spettacolo. I tuoi colleghi ci dissero che “fu una svista” e che avrebbero provveduto. Cosa che è avvenuta, ma in due anni e mezzo. Cazzo! Lavorare a Spazioper e stare tutti i giorni con i ragazzi a spiegare che si aspettava che il Comune ci ri-permettesse di fare qualche concerto all’anno (ce ne bastavano 4 o 5!) non è stato facile. Credimi che capire il perché dell’errore e dei tempi così lunghi informandosi costantemente per due anni dagli Amministratori è stato umiliante. Spiegarlo ai ragazzi ancora peggio ed il calo di credibilità che loro hanno avuto nei confronti del Comune è stato più che evidente (bastava leggere i risultati del loro sondaggio preelettorale sulle caratteristiche che ci si aspettava dal nuovo Sindaco). Non solo: per noi è stato difficile reggere economicamente la gestione dell’Equobar, che avevamo aperto in previsione di poter promuovere alcuni eventi estivi, ipotizzando ricavi che nelle tre estati successive sono venuti a mancare. E non è corretto “cambiare le regole del gioco durante la partita”. Così, se è vero (e non è poco!) che la ex amministrazione ha investito dei fondi anche per la ristrutturazione del campo di calcio a 5 e non ci ha abbandonato nelle vicende giudiziarie che sono seguite (fu denunciato anche l’ex sindaco e l’ex comandante dei Vigili urbani), non si può tacere il nostro disappunto per non aver saputo risolvere velocemente la questione. Noi però la necessità di uno spazio per l’aggregazione giovanile l’avevamo già fatta presente all’Amministrazione ben prima dell’inizio delle attività di Spazioper, il 13 febbraio 2003, portando queste istanze all’ufficio di Piano aperto per la stesura del PRG (vedi qui il comunicato stampa di allora).
4. Lo skatepark: dopo aver accertato che le emissioni sonore comunque non superavano quelle della classe acustica in cui Spazioper è stato inserito, avevamo valutato l’opportunità di spostarlo più a sud, lontano dalle case per evitare comunque disturbi e continuare nell’azione di una politica conciliativa. Così due anni fa abbiamo portato la proposta in Comune (pubblicandola anche in internet, dove aveva avuto l’unanimità dei consensi). Però la proposta non è mai stata accolta, anche se sarebbe cos
tata solo 20.000 euro. Così ora abbiamo dovuto chiuderlo, deludendo tanti ragazzini.
5. In generale, se si pensa che l’ultimo evento di pubblico spettacolo risale al settembre 2004, è chiaro che si sono ridimensionate notevolmente le proposte per i giovani. Ma (non possiamo non dirlo) nella stessa area di Spazioper, altri organizzavano comunque concerti sia per giovani che per anziani, senza che nessuno facesse rispettare loro il Piano Acustico.

Arriviamo all’oggi e parliamo di questa nuova situazione in cui le richieste contro Spazioper non sono più solo di ridimensionarne le attività (ora che è chiuso anche lo skatepark, lì è un luogo di ritrovo per incontri ed attività, con sale prova ed un campo di calcio a 5). Oggi è stato inviato un atto di diffida al Sindaco, chiedendo di ordinare l’immediata sospensione delle attività di Spazioper. Ciò è legittimato dalle promesse di “legge e ordine” (cioè chiusura e spostamento di Spazioper) fatte all’elettorato in campagna elettorale, che si vorrebbero veder già realizzate. Ma quando l’attuale Amministrazione si è resa conto che il progetto Spazioper è l’esecuzione di un contratto comunale d’appalto (e che non può essere interrotto perché a qualcuno “non piace che sia lì”) e che a Spazioper non si infrangono leggi (basta vedere la stessa lettera che il Comune ha scritto a Vedogiovane il 12 dic. ’07 che con dovizia di particolari afferma proprio questo) e che nemmeno si sarebbe potuto usare la “forza pubblica” contro uno spazio giovanile (colpevole solo di esistere), parte la trattativa. Per ora solo ipotesi serie (ma a tempi lunghi), rispetto a spostamenti a nord della città, ma con possibilità per Spazioper di ingrandirsi.
Credendo fermamente in una politica conciliativa, se la maggioranza della comunità locale che ha vinto le elezioni chiede uno spostamento di Spazioper, bisogna prenderne atto. Se si preferisce lasciare definitamene che il centro della città non sia un luogo vivo, con possibilità reali di incontro, ma si vuole portare l’aggregazione giovanile e le opportunità commerciali fuori dai “quattro corsi” e se a tutti va bene così, ce ne si farà una ragione. Ma rispetto allo spostamento di Spazioper, Vedogiovane ha cominciato a discuterne con questa Amministrazione, perché la decisone andrà presa insieme. Viene da chiedersi cosa resterà lì al Parco della Resistenza, perché in questi 5 anni si è verificato che la vivibilità e la fruibilità di un Parco lo rendono più sicuro, tanto che questo apprendimento dovrebbe far ragionare la città, magari anche arrivando a collocare un open bar estivo al Parco Marazza, così come avviene in tante altre città.
Se questo spostamento di Spazioper ci sarà (come abbiamo già detto all’attuale Amministrazione) vorremmo quindi che sia una vera opportunità di potenziamento (e non una ghettizzazione) potendo essere inseriti nella rete regionale di spazi giovanili (quelli sul modello europeo che verranno finanziati uno in ogni provincia) e quindi poter contare su un nuovo forte rilancio. Ma questo va deciso nel 2008. Vedremo se l’Amministrazione contatterà la Regione per beneficiare del contributo destinato ai Comuni che sapranno cogliere questa opportunità. Il nostro timore, come detto, è invece che nel 2012, alla scadenza dell’appalto, non si sia andati avanti molto nelle decisioni e l’appalto non verrà più indetto. Infine ancora due cose: come detto Vedogiovane sta perseguendo una politica conciliativa e ragionevole. Ma con l’ultima richiesta di chiusura di Spazioper, ci sembra che questo spazio giovanile continui a venir etichettato come un problema di ordine pubblico. Si perde di vista il fatto (e basta vedere il sito www.spazioper.net) che invece lì, ad esempio solo negli ultimi mesi, i ragazzi e gli animatori hanno lavorato sulla giornata internazionale per i diritti dell’infanzia (20 Novembre), si sono confrontati sul tema della prevenzione dall’aids in occasione della giornata mondiale del 1° dicembre ed, ancora, hanno approfondito il tema dei Diritti Umani nel 60° dalla Dichiarazione dell’ONU. Risulta un altro luogo in provincia che ha ricordato con delle iniziative questi tre avvenimenti? Proprio per questo, a tutela del lavoro di Vedogiovane (che è un’organizzazione che a maggio compirà 20 anni ed in cui lavorano a busta paga 90 persone) si è dato mandato ai legali di verificare se in questo periodo vi è stata diffamazione e/o calunnia ed eventualmente di agire per tutelare gli interessi anche economici e lavorativi della ns. organizzazione. La seconda cosa è che le stesse istanze che abbiamo portato nel febbraio 2003 alla precedente Amministrazione, le porteremo di nuovo oggi a quella attuale, visto che c’è la possibilità di farlo in occasione della stesura del nuovo PRG.

Come sempre (lo dicevamo già a marzo 2005) ci sentiamo ancora sospesi tra “speranza e resistenza” .
Giovanni Campagnoli, amministratore di Vedogiovane

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ringrazio Giovanni Campagnoli che ha dimostrato come si può e si deve fare informazione e Giuseppe Volta che ha pubblicato.
Richiamo l'attenzione sul PRGC come strumento per contemperare il "Bene Comune" (come diceva Galimberti a Ballarò ieri sera).