giovedì 31 gennaio 2008

nuovo sondaggio: cosa fare della vecchia scuola

I lavori per la realizzazione della nuova scuola elementare sono vicini alla conclusione. Che fare della vecchia scuola che con il prossimo anno scolastico verrà abbandonata? Avevo già proposto il tema a novembre, senza raccogliere commenti purtroppo, lo ripropongo in forma di sondaggio (qui a destra) perchè mi sembra un argomento importante su cui serve un coinvolgimento ampio.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Viste le motivazioni che, hanno indotto la passata Amministrazione alla realizzazione del nuovo edificio scolastico, sarebbe opportuno che il vecchio edificio venisse demolito.
Questo consentirebbe di decongestionare una zona fortemente compromessa da una serie di Edifici pubblici e religiosi.
La demolizione della scuola potrebbe dar luogo ad una serie di soluzioni urbanistiche interessanti per la città.
Quali la realizzazione di un parcheggio (dubito sotterraneo, stante la vicinanza dell'Agogna) che venga ben progettato e soprattutto integrato con una sistemazione complessiva della Piazza Matteotti e con un allestimento a verde ed arredo urbano ecc.
Questa potrebbe essere una soluzione di cui la città avrebbe bisogno e soprattutto sarebbe facilmente realizzabile...la scelta del progetto potrebbe avvenire mediante un bando CONCORSO DI IDEE, nel quale l’idea forte e più moderna potrebbe essere realizzata.
Penso che il mantenimento della vecchia scuola (vista la sua obsolescenza) non sia più giustificato, il costo di adeguamento della struttura alle normative odierne sarebbe eccessivo e pertanto la sua demolizione aiuterebbe l'utilizzo dello spazio che si andrebbe a creare tra l’oratorio, la nuova scuola e l’edificio della EX-GIL.
Rino Cimmino.

Anonimo ha detto...

per la verità scrissi un commento in proposito in un altro post; In sostanza proponevo di considerare la possibilità di recupero a verde per permettere l'interconnesione di zone verdi dal ponte rosso alla zona depuratore. Un corridoio.
Letto il commento mi chiedo sperando in più risposte:

1) quali sono le motivazioni che hanno indotto la passata Amministrazione alla realizzazione del nuovo edificio?

2) in che modo edifici pubblici e religiosi compromettono la zona?

3) in che modo un parcheggio decongestiona?

4) in che modo l'Agogna impedisce un'interrato quando interrati sono stati realizzati poco distanti spostando anche la roggia
ed è in corso l'intervento ex torcitura dove per effetto degli scavi la roggia è ora pensile ?

5) si può pensare ad un bilancio che permetta di scegliere tra abbattimento e mantenimento?

P.S. smontaggio perchè se non ricordo male molte strutture sono prefabbricate e/o tralicci metallici

Anonimo ha detto...

Gentile Sig. Anonimo..
Le risposte dovrebbero essere molto articolate e penso che non sia la sede adatta... vorrei però sottolineare che le motivazioni della scelta di realizzare un nuovo edificio scolastico vadano ragionevolmente ricercate nella difficoltà di una messa a norma del vecchio edificio che, a causa della sua struttura prefabbricata è sottoposta ad una maggiore usura nel corso del tempo rispetto ad un edificio con struttura tradizionale.
E' bene precisare che, purtroppo, la nostra cultura amministrativa in generale non si pone il problema della manutenzione degli edifici, al contrario, dopo essere stati costruiti vengono abbandonati a se stessi e questa è una.pessima abitudine del sistema.

Vorrei specificare che non sono gli edifici pubblici e religiosi che compromettono la zona ma sono le loro funzioni che inevitabilmente attirano molte persone nei vari momenti della giornata e questo crea dei congestionamenti alla zona.

Rispetto al discorso “parcheggio”, ritengo che se si optasse per una soluzione di razionalizzazione dello spazio demolendo anzi, chiedo scusa smontando la struttura e demolendo le sue fondazioni, forse si creerebbe uno spazio nel quale si potrebbe inserire un unico parcheggio, si potrebbe ridefinire l’attuale piazza, creare del verde e contestualmente togliere tutti quei posti auto nati senza una logica progettuale.

Mi sembra che l’ipotesi più percorribile sia quella di realizzare un parcheggio a raso, pur condividendo che le nuove tecnologie consentono scenari futuristici (anche per assurdo coprire l’AGOGNA ed allargare strade e quanto altro), ma se vogliamo evitare spese faraoniche, che non danno grandi benefici alla città, forse è meglio progettare adeguatamente un’area e renderla ben equilibrata e connessa con le varie strutture aventi funzioni differenti.

In quanto al corridoio verde concordo e specifico che nel 1992 venne fatta da me ed altri una proposta di collegare il parco MARAZZA attraverso il Viale della Libertà ( viale senza alberi, una vera anomalia) con la passeggiata storica del lungo Agogna (tanto decantata dal poeta dialettale Colombin), con il collegamento pedonale esistente in fregio all’’Agogna fino al Parco della Resistenza (Valeggia), dopo di chè realizzare una passerella ciclo-pedonale sull’AGOGNA fino a raggiungere i filari di tigli sempre lungo l’Agogna ed attraverso il ponte del Torrione arrivare nella zona delle scuole di Via Aldo MORO.
Questa proposta, forse per la sua semplicità, non è MAI stata PRESA IN CONSIDERAZIONE, PECCATO….

P.S. una riflessione sull’edificio della vecchia scuola, è un edificio poco considerato perché è sempre stato declassato in quanto prefabbricato, nella realtà è un edificio che ha una forte connotazione architettonica, dove il ricordo della pianta e dei prospetti ci riporta ad una architettura degli anni 20 e 30 nel periodo dei maestri del BAUHAUS..Questa non vuole essere provocazione, ma un invito alla riflessione.
Rino Cimmino.

Anonimo ha detto...

la sua riflessione sull'edificio coglie il pregevole aspetto estetico architettonico dell'edificio a cui purtroppo non pare la città riservi attenzione. A borgomanero, così come altrove credo, si abbattono edifici di un certo rilievo e “birrerie” attuando anonime sostituzioni edilizie; Ricordiamo che in passato si è proposta persino la demolizione del vicino edificio ex-GIL, e in tema di parcheggi i progettisti vengono sollecitati a fare più cassette possibili...

Quindi forse non è corretto porre l'edificio vecchio come antagonista di quello nuovo, in sostanza non pare una motivazione sufficiente e/o corretta dire che il vecchio aduggia il nuovo, Beppe.

Sul corridoio verde trova la mia adesione. In un post precedente avevo segnalato la potenzialità “verde” di Viale Libertà, che non solo è senza alberi ma anche senza marciapiedi, ma purtroppo il verde del foro boario pare in conflitto con il sospirato sottopassaggio ed è un vero peccato perchè, riprendendo le parole del vecchio post, è del tutto evidente il cuneo verde che da San Marco si spinge alla Marazza, così come dal parco della resistenza all'agogna. Una alternativa o una variante al Vs. tracciato, sarebbe percorrere, dopo il parco della resistenza, via Dante (cioè recuperare del verde nell'area vecchie elementari) e poi via Aldo Moro e lungo Agogna, smettendola di riempire di inerti l'area dopo la piscina.

Il verde della scuole elementare è poco e andrebbe aumentato, così come andrebbe ricordato che la superficie a verde della piazza era maggiore in passato e fu ridotta da un primo allargamento del parcheggio.

Le soluzioni futuribili sono sempre in agguato, basti pensare a Nizza e Barcellona (o Torino). Nella prima si è coperto un grande fiume, nella seconda ... spostato.

Purtroppo a borgomanero mi sembra che si parli poco di architettura e non mi resta che auspicare altri interventi sull'argomento.
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Splendido esempio di archeologia civile. Ricordo con commozione le putrelle di ferro a vista. Trasformiamolo in un museo.

Anonimo ha detto...

un'idea degna di essere esplorata.
Ma non è che magari ci scappa anche lo spazio ... per Spazioper ?!

Anonimo ha detto...

Mi sembra francamente un po' "restrittivo" come cittadini pensare che nel momento in cui si toglie di mezzo un edificio l'unica cosa che si puo' fare è un parcheggio...!
Perchè invece non facciamo un bel prato con alberi, spostiamo SpazioPer, lo skatepark e il campo di calcetto.
Si parla tanto di soddisfare le esigenze di socialità dei ragazzi e poi siamo solo capaci di pensare ad un parcheggio...

Anonimo ha detto...

Le esigenze ed opportunità promosse da Greennet potrebbero essere il filo conduttore del concorso di idee prospettato all'inizio del post.

L'immagine da visual pagine gialle evidenzia che:
1) i corpi prefabbricati sono due e separati (corpo scuole e corpo palestra). Si potrebbe pensare al riuso di uno dei due.
2) C'è qualche cosa che non mi convince nel layout dei nuovi fabbricati, forse che una spina occupa la ex via Cadorna?, forse che l'incrocio tra le due spine non è ottimale? non so, dite la vostra, anche se ormai è lì.

Anonimo ha detto...

Sono contento che vi sia una certa sensibilità sulla vecchia scuola, per i motivi che ognuno ha espresso nel merito.
Ricordo che quando era stata balenata l'dea folle di demolire la EX-GIL, mi ero mosso (insieme ad altro collega) scrivendo una lettera al "Corriere di Novara" il 29/11/2001 in difesa dell'EX-GIL, da questa lettera era scaturito un dibattito forte a cui si era aggiunta una raccolta di firme.
Da ciò si erano create le condizioni perchè non si demolisse un edificio di interesse storico.
A questo dibattitto e presa di posizione si era unita ITALIA NOSTRA e l'ordine degli ARCHITETTI DI NOVARA.
Di tutto questo ne vado orgoglioso.
Tornando al tema demolizione si o no, merita una seria riflessione anche se l'area con la nuova scuola è ormai compromessa.
Però l'idea di mantenere il corpo palestra andrebbe approfondita, ma comunque ci vorrebbe una visione complessiva del problema ed in termini di progettualità ci vuole una risposta forte per rendere l'area fruibile correttamente.

P.S. Anche io che ho fatto le elementari per un certo periodo nelle vecchie scuole, ricordo le putrelle in ferro, le finestre ampie, le pareti che delimitavano gli spazi ecc., quegli spazi mi piacevano e li guardavo con occhi da bambino ed era lontano da me l'ipotesi di fare nella vita l'architetto.
Rino Cimmino.

Anonimo ha detto...

Ieri dopo il lavoro sono andato a vedere la nuova e la vecchia.
Della vecchia non ricordavo (o forse non c'erano) i corpi lamellari ombreggianti in aggetto, ed è stata una piacevole sorpresa vederli: Una soluzione di bioarchitettura ante litteram.
L'invasione di macchine si nota, ce n'erano dentro e fuori il cortile: Peccato, sembrano non aspettare altro che un ... parcheggio.

Il nuovo edificio è ancora in fasce, ma comunque vale il detto che nei tempi bui tutto ... scade ...

I numeri dicono che il sondaggio è un testa a testa, ma il sondaggio dovrebbe essere modificato perchè non prevede la possibilità di riuso parziale delle strutture (ricordiamoci che i corpi di fabbrica sono separati: ingresso/uffici, palestra, aule.

Ricordo la mobilitazione ex-GIL, nè scaturì una mostra convegno alla SOMS, un guizzo unico nel panorama borgomanerese.

Anonimo ha detto...

che piacere leggere certi commenti...
l'idea di non vedere più la scuola dove sono cresciuto mi trasmette una grandissima tristezza così come il vecchio campo del Borgo...
Ricordo quando il sabato mattina dalla finestra della mia aula vedevo il grande Borgo che faceva allenamento e immaginavo che un giorno avrei giocato anch'io sul quel prato verde e quando nel periodo delle giovanili mi allenavo e giocavo su quel campo mi ricordavo quei momenti.
Bellissimo!!!
Io non sono un tecnico e quando battezzai negativamente l'opera in atto, mi fecero notare che era necessaria e bla,bla,bla...
Ne ho preso atto però per favore portiamo avanti l'idea Museo, è troppo bella!!!
In campagna elettorale in molti hanno usato il cavallo di battaglia della "borgomaneresità"... adesso è ora di dimostrarlo!!!
roberto faggiano

Anonimo ha detto...

Ho come la sensazione (ma potrei sbagliarmi) che l'idea di jocker di farne un museo sia ironica... (essendo notoriamente jocker uno psicotico è difficile essere certi di cosa pensi effettivamente).
Constato solo che bisogna stare attenti anche a parlare: uno dice una teutonica minchiata e subito lo prendono tutti sul serio.
Perchè anche quella dell'
- architettura degli anni 20 e 30 nel periodo dei maestri del BAUHAUS..- era ironica, vero? E io che pensavo che dietro le putrelle a vista che hanno sfracellato il cranio di generazioni di borgomaneresi ci fosse solo qualche geometra democristiano degli anni '60...
E invece: niente troppodimeno che il bauhaus. Ma sì, facciamone un museo della 'borgomaneresità', di cose da tenere a futura memoria ce ne sono già molte anche solo in questi post.
Firmato: l'amico del cuore di MaxMadguard

Anonimo ha detto...

prendo atto che era una "minchiata ironica" e la trasformo in una proposta!
Museo!

Anonimo ha detto...

Caro Amico del Cuore, lo spunto sul BAUHAUS, non voleva essere ironico ma solo lo spunto di una riflessione, magari provocatoria ma non certo ironica.
Mentre trovo la sua riflessione un po' distruttiva....ma non importa è pur sempre una riflessione.
Se ne ha voglia potrebbe consultare alcuni libri sul Movimento Moderno di Architettura e forse potrà modificare il suo pensiero.
Rino Cimmino

Unknown ha detto...

Penso sopratutto a quelli che nella scuola hanno ancora i loro ricordi ma anche al fatto che di sicuro si può fare qualche cosa d'altro che un parcheggio. Ci sarà una associazione pubblica o privata che si trova allo stretto e che qualche metro quadro in più farebbe comodo, no?

Anonimo ha detto...

Segnalo che su L'informatore (ultimo uscito) l'Assessore I. Zanetta da per certo che la vecchia scuola non sarà demolita ma utilizzata per sede di associazioni etc.

Anonimo ha detto...

Segnalo:
http://blogeko.libero.it/index.php/2008/03/19/demolire_o_ristrutturare_case_l_impatto_

"... dal punto di vista dell'impatto ambientale, ristrutturare una vecchia cassa è meglio che demolirla e ricostruirla ..."