domenica 23 settembre 2007

primarie del Partito Democratico, mi candido anch'io

il 14 ottobre nascerà il Partito Democratico e, per la prima volta in Italia, i cittadini avranno la possibilità di eleggere direttamente un segretario di partito. Ci saranno infatti le elezioni primarie, in cui si eleggeranno il segretario nazionale, i segretari regionali e le assemblee costituenti (nazionale e regionali).

Ho scelto di impegnarmi in questa nuova sfida e sarò candidato all’assemblea costituente nazionale nella lista “Con Veltroni: sinistra riformista, innovazione, ambiente”.
Sarò (unico Borgomanerese) capolista nel collegio 16 che comprende anche il territorio il Borgomanero.

Sul mio sito personale www.giuseppevolta.com maggiori dettagli.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Sostieni la condidaura di Giuseppe Volta partecipando alla campagna "E' LA MIA VOLTA?": utilizza questo spazio per lanciare uno slogan elettorale adatto alla figura del candidato o della sua lista; il Partito Democratico lo fai anche tu!

Anonimo ha detto...

Partecipo con gioia alla singolar tenzone:
"Per dare una scossa DEMOCRATICA alla politica scegli Volta, da generazioni esperti del campo (elettrico)"

Anonimo ha detto...

Il mio slogan:
"Voto Giuseppe Volta,
voto un buon partito".

Anonimo ha detto...

caro beppe
qualche giorno fa al bar ho letto di sfuggita un titolo sulla Stampa che annunciava forti aumenti nelle bollette dell'acquedotto. Poichè l'articolo era di un giornalista locale notoriamente inaffidabile ho continuato a bere il caffè... ne sai qualcosa?
Firmato
un ammiratore di vecchia data di Gotto.

PS dopo 'sta fracassata di post ometto altri doppi sensi sul cognome - d'altra parte Gotto è irraggiungibile, anche questa VOLTA ... ahahhahhha

Anonimo ha detto...

Non è un bell'esordio per un partito che vuol chiamarsi DEMOCRATICO, l'esclusione a priori della candidatura alle primarie di Marco Pannella....

Giuseppe Volta ha detto...

Per candidarsi era richiesto di non appartenere a forze non riconducibili al progetto del partito democratico. Partito radicale e rosa nel pugno hanno scelto di restare fuori dall'ulivo e dal PD prima ancora che Pannella si candidasse. Non hanno manifestato l'intenzione di "sciogliersi" dentro il PD.
Quindi, pur riconoscendo a Pannella molti meriti per diverse battaglie sacrosante che ha sostenuto, non credo che si possa proporre come candidato del PD, semplicemente perchè è di un altro partito. Mi auguro comunque di ritrovarlo come alleato su temi importanti come la laicità.

Secondo me è più discutibile il caso Di Pietro, perchè mi pare che invece lui la disponibilità a sciogliere il suo movimento l'avesse espressa. Ma forse è lo stesso Di Pietro che preferisce rimanere battitore libero.

Anonimo ha detto...

Almeno staVOLTA decidi una sVOLTA:
VOLTA pagina e per una VOLTA fai in modo che la voglia di nuovo non venga traVOLTA.
Contro una politica disinVOLTA, straVOLTA e a volte sconVOLTA,
scegli una persona coinVOLTA e di assoluto affidamento:
la chiave di VOLTA del cambiamento.
Vota Giuseppe e se hai fatto attenzione non c’è bisogno che ti dica il cognome.

Anonimo ha detto...

Giuseppe l'esclusione di Pannella e Di Pietro trova certamente legittimità nel regolamento. Ma è proprio il regolamento che contesto. Il Pd ha perso un'ottima occasione per potersi qualificare tale. Un partito, per potersi definire davvero democratico deve essere aperto e pluralista. A mio avviso, sarebbe opportuno che alle primarie avessero facoltà di presentarsi tutti i cittadini che abbiano raccolto un sufficiente numero di firme a sostegno della propria candidatura. Saranno gli elettori poi a scegliere. Aggiungiamo il fatto che Pannella, pur essendo leader dei Radicali, ufficialmente non ricopre nessun incarico dirigenziale nel partito.
La tendenza ad arrivare all'elezione diretta del leader di partito da parte dei cittadini è un progresso importantissimo per la partecipazione diretta alla vita politica. Ma quando a questa novità si affianca la decisione di escludere alcuni dalla competizione, limitare la candidatura a leader agli aderenti a una lista e di adottare il sistema delle liste bloccate, subentra un po’ di delusione e la voglia di domandarsi quanto di reale vi sia in questa nuova ventata di democrazia. Ma come? Non si era detto, ai tempi delle elezioni politiche, che le liste bloccate rappresentavano uno degli aspetti più contestabili della legge elettorale varata dal governo Berlusconi e che non erano altro che uno strumento in mano alle segreterie di partito per imporre candidati graditi alle stesse segreterie? Per quale motivo prima le si critica definendole vergognose e poi le si introduce a propria volta nel regolamento destinato a disciplinare le primarie del Partito Democratico? Resto perplesso.

Giuseppe Volta ha detto...

caro canesciolto (fa un po' effetto),
apertura e pluralismo vanno bene, ma c'è anche un'identità, anche se non completamente definita, da preservare. Non si parte da un foglio bianco, per questo credo che l'esclusione di Pannella sia comprensibile.

Riguardo ai meccanismi elettorali condivido tutte le tue perplessità, tanto che per un certo periodo avevo deciso di non partecipare attivamente e devo dire che in particolare le liste bloccate non piacciono a nessuno e hanno fatto incazzare la maggior parte dei militanti. Non mi spiego neppure io il perchè di questa scelta.

Ciononostante penso che le primarie siano un passo in avanti e la creazione del PD una buona occasione di cambiamento.

Anonimo ha detto...

Contro i mali della politica
"VOLTAben", e ritrovi il piacere di votare.
SomMINISTRARE senza cautele.

Anonimo ha detto...

Stravolta da grandi e piccoli privilegi di casta,
sconvolta per mancanza di ideali o di semplici idee,
travolta da modesti ciarlatani e ragionieri senza cuore,
avvolta in un triste sudario di bugie, calcoli e vanità,
qui giace la politica italiana.
Speriamo in un battito d’ali,
in un soffio di vento,
in aria nuova,
in un PD (o anche solo un Po’ di Decenza).

Anonimo ha detto...

Le primarie aperte a tutti i cittadini sono cosa buona e giusta per selezionare i candidati alle elezioni (siano esse locali o nazionali). Tra l’altro a Borgo ci avrebbero probabilmente evitato la tranvata che abbiamo preso (anche se sicuramente non la sconfitta).
Ma quando parliamo della vita interna di un partito mi sembrano una boutade, una cosa poco seria, alla fine, forse, una moda (che come tutte le mode speriamo finisca presto). Mi spiego: la vita di un partito la fanno i militanti, quelli che ormai sempre meno mettono a disposizione gratuitamente il proprio tempo, la propria passione, i propri talenti (i funzionari stipendiati si contano sulle dita di una mano). Devono essere loro a decidere il segretario ed i vertici del loro movimento (e vi giuro che a nessun militante di partito, almeno quelli di sinistra, verrebbe in mente di chiedere le primarie per il Rotary, semplicemente perché non saremmo interessati). Così come è normale che per eleggere il presidente dell’ordine dei giornalisti possano partecipare soltanto i giornalisti o per eleggere le rappresentanze sindacali in fabbrica si riuniscano gli operai di quella fabbrica.
La costituzione di un partito nuovo, attraverso la fusione di due vecchi e l’auspicabile aggregazione di linfa nuova non iscritta ai precedenti, rappresenta una situazione straordinaria che ha prodotto questo sistema ibrido di elezione ma c’è da sperare che, in seguito, nella normale vita del nuovo partito democratico si ritorni a far contare iscritti e militanti.
Almeno l’appartenenza ad un partito potrà segnare indelebilmente un uomo e, così come chiede Grillo, escluderlo dal novero dei promotori delle sue liste civiche. Perché sarebbe veramente il colmo ritrovare la stessa persona che raccoglie le firme per le iniziative “antipartito” di Grillo pur avendo una storia decennale di appartenenza a vari partiti alle spalle e nello stesso tempo tenta di partecipare alla costituzione del PD. A casa mia si chiama trasformismo, riciclaggio, viscerale attaccamento alla poltrona (qualsiasi poltrona) e penso che non faccia bene né alle iniziative contro il sistema dei partiti considerato irriformabile intraprese dai “Grillini” ma neppure alla nascita di una nuova forma di partito politico come vorrebbe essere il PD.

Anonimo ha detto...

Che identità c'è da salvaguardare in una rosa di nomi che comprende accanto a storici clericali, persone di lontana militanza di sinistra? Insomma..non credo che sarebbe stata l'inclusione di Pannella a rendere eterogenee le candidature per la leadership.

Giuseppe Volta ha detto...

caro militante,
quando scrivi "l’appartenenza ad un partito potrà segnare indelebilmente un uomo e, così come chiede Grillo, escluderlo dal novero dei promotori delle sue liste civiche" mi trovi perfettamente d'accordo, infatti pochi giorni fa sul meetup di Grillo ho scritto che mi sembra giusto e naturale che chi è iscritto ad un partito non lo sia anche in un altro (o un'altra lista che è lo stesso) e che la composizione delle ipotetiche liste civiche non mi interessa direttamente in quanto mi iscriverò al PD.
Ho aderito all'iniziativa "parlamento pulito" perchè condivido sostanzialmente le tre proposte. Se il parlamento non prende autonomamente certe iniziative è giusto che si faccia una proposta di legge popolare, è prevista dalla legge non a caso.
Aver aderito al VDay non vuol dire condividere TUTTE le idee di Grillo. Per esempio ai partiti io ci credo ancora e credo che siamo riformabili, per questo mi impegno per il PD e ci metto la faccia. Per esempio l'idea che Grillo dia il bollino di qualità alle liste mi lascia perlomeno perplesso, anche questo l'ho scritto sul meetup e non sono il solo a pensarlo neppure li.
Quanto alle accuse di "trasformismo, riciclaggio, viscerale attaccamento alla poltrona" se sono rivolte a me non credo di meritarle. Il mio impegno in questi anni è stato sempre dalla stessa parte. Queste parole però aiutano a capire perchè molta gente si tiene lontana dalla politica: se provi a fare qualcosa trovi subito qualcuno che ti getta palate di merda addosso, per questo tanti alla fine presferiscono starsene a casa e mugugnare.

Anonimo ha detto...

Mi spiace, Giuseppe, che tu ti sia sentito attaccato ma in realtà io mi riferivo ad un altro personaggio politico borgomanerese ed al suo entourage che ho visto impegnato indirettamente nella raccolta firme per Grillo e direttamente con la Sua Signora Consigliera Regionale nelle liste per il PD (vedi l’ultima lista del collegio 16 per l’assemblea regionale pubblicata sull’altro sito pdborgomanero).
E’ evidente che le accuse di trasformismo e riciclaggio possono essere rivolte a chi ha percorso una lunga carriera politica (in alcuni casi con frequenti cambi di partito e non certo per questioni di principio) e non a chi, come te, è ancora acerbo in fatto di politica (scusa ma cinque anni da consigliere comunale sono veramente pochi rispetto agli standard dei politici italiani).
Io, per quel poco che ho potuto leggere in questo blog, ti stimo e sono contento che tu ti impegni in prima persona nel PD e spero che vengano allo scoperto molti giovani come te, che fino ad ora non hanno fatto politica per professione, in modo da relegare ai margini le “grandi manovre” dei succitati residuati della prima repubblica.

Giuseppe Volta ha detto...

Spiace a me di avere frainteso. Probabilmente sono esaurito. Sul meetup di Grillo mi sono messo a litigare con Incatasciato, l'altra sera Vaglietti se l'è presa con me e mi sono incazzato più del dovuto, adesso mi vengono le manie di persecuzione e prendo fischi per fiaschi. Devo staccare un po'.

Giuseppe Volta ha detto...

ancora rispondendo a militante,
riguardo a Giacomo Bucciero a cui fai riferimento, devo dire che per l'iniziativa di Grillo ha dato disponibilità ad autenticare le firme ma non è stato tra i promotori dell'iniziativa e neppure ha cercato di "metterci il cappello". Ad autenticare c'erano anche consiglieri di altre due liste. Tra i promotori c'era una persona in lista con lui ma anche altre provenienze: io e diversi di B. Viva.
Bucciero è un personaggio "controverso" che a sinistra molti non amano, ma in questo caso non mi sento di criticare il suo comportamento.

Giuseppe Volta ha detto...

PS
grazie per il "giovane", a 41 anni comincia a fare piacere.

Anonimo ha detto...

Ma non ti sembra strano che per un'iniziativa di questo tipo che vedeva alcuni giovani di BV tra i promotori non venga richiesta la presenza del consigliere di BV ad autenticare le firme?
Borgomanero Viva non doveva essere la ventata di novità nella politica borgomanerese? E che fa, chiede aiuto a quanto di più "antico", in tutti i sensi, ci sia nel panorama politico borgomanerese?
Non sarà che quel bel gruppo di giovani che ci salutava sorridendo e ringraziando per il successo elettorale e che si vedeva sul loro sito non c'è già più?
Ognuno per la sua strada in ordine sparso: chi tenterà di riciclarsi come adepto di Grillo, chi continuerà a fare il bastian contrario solitario e chi pensa ad una futura carriera politica secondo binari più tradizionali (il buon Cornacchia del resto non potrà continuare a fare il giovane a vita, anche lui ha una certa età)?

Giuseppe Volta ha detto...

Ma il consigliere di BViva c'era, era al banchetto al Parco della Resistenza. Il terzo autenticatore era Luca Porcu.
Comunque il meetup NON è un iniziativa di BViva.
L'organizzatore (Antonello) non è di BV, ci sono 3 assistenti e neanche loro sono di BV.