giovedì 27 settembre 2007

interpellanza di Lele Caione sulle scritte contro la popolazione rom

tra le interpellanze rifiutate perchè giunte fuori tempo ce n'è una di Lele Caione, da cui ricevo e pubblico sia l'interpellanza che la tempestiva risposta del Sindaco.

Vedendo in vari punti del centro di Borgomanero scritte naziste dal violento contenuto razzista ho sentito dentro di me la necessità di evidenziare questo grave atto di intolleranza che ritengo non appartenga alla cultura ed alla tradizione democratica e antifascista di Borgomanero.
Per questo ho presentato un'interpellanza al Sindaco e alla Giunta.

INTERPELLANZA
Il sottoscritto consigliere Gabriele Caione
Preso atto che sono apparse sui muri di Borgomanero scritte nazifasciste inneggianti all’olocausto della popolazione Rom e contenenti minacce dirette di distruzione dei campi nomadi.
Considerato che queste scritte si inseriscono in un disegno più vasto che investe più province del Piemonte e della Lombardia.
Ritenuto che queste manifestazioni, sia pure di sola intolleranza verbale, non vadano sottovalutate proprio in quanto primo segnale di probabile presenza attiva sul territorio da parte di gruppi eversivi e illegali.
Data l’ampia risonanza che questi episodi hanno avuto a livello mediatico ma anche e soprattutto a livello istituzionale.
INTERPELLA
Il Sindaco e la Giunta comunale, affinché esprimano un fermo giudizio di condanna verso queste azioni di chiara matrice nazista e fascista, coerentemente con la tradizione democratica e antifascista di Borgomanero.
Chiede al Sindaco che si attivi presso l’autorità giudiziaria e le forze di polizia per sollecitare una rapida individuazione degli autori delle scritte.
Chiede al Sindaco e alla Giunta una pubblica espressione di solidarietà verso il popolo Rom che ha già subito tante persecuzioni nella sua storia.
Gabriele Caione

RISPOSTA DEL SINDACO
Con riferimento alla Sua interpellanza [...] rispondo con piena convinzione mediante l'espressione di una pubblica condanna per le scritte di cui trattasi che sono indice di un pericoloso razzismo latente e di ignoranza manifesta.
Di certo le forze dell'ordine non mancheranno di agire affinchè i responsabili ne rispondano alla giustizia.
La solidarietà alla popolazione rom è la stessa dovuta a tutti coloro che osservano le leggi italiane e nonostante questo subiscono offese per ragioni etniche o religiose.
Distinti saluti
Dott. Anna Tinivella

Sono soddisfatto della risposta del Sindaco perchè stigmatizza il razzismo ed esprime con chiarezza la convinzione che le persone vadano giudicate in base ai loro comportamenti e non per la loro origine etnica.
Lele Caione

2 commenti:

Giuseppe Volta ha detto...

Un'inchiesta di Repubblica conferma le preoccupazioni espresse nell'interpellanza.

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/nazisti-italia/nazisti-italia/nazisti-italia.html

Anonimo ha detto...

caro giuseppe ti inoltro in merito il comunicato dell'on. Anna Cardano:
COMUNICATO STAMPA ANPI

L’ANPI provinciale esprime forte sdegno e preoccupazione per la crescita nel nostro Paese di episodi violenti di inequivocabile matrice neofascista e neonazista e fa appello a tutte le cittadine/i e a tutte le istituzioni perché non siano sottovalutati. Non si può infatti passare sotto silenzio l’aggressione verbale di cui è stata vittima la senatrice e premio Nobel Rita Levi Montalcini, a cui va tutta la nostra solidarietà come donna, già perseguitata dal fascismo per motivi razziali, come scienziata e come autorevole rappresentante istituzionale. La volgarità e la vigliaccheria delle parole di Storace vanno respinte con fermezza, anche perché non ci si abitui alla prevaricazione: l’indifferenza diverrebbe complice nel creare un clima culturale di legittimazione a posizioni pseudopolitiche che purtroppo stanno trovando nuovi consensi. Vogliamo qui ricordare alcuni fatti d ell’ultimo mese: a Busto Arsizio Angioletto Castiglioni, 84 anni, partigiano deportato a Dachau, viene aggredito da un gruppo di naziskin; il presidente dell’ANPI di Bologna viene minacciato per lettera e un atto vandalico colpisce le statue bronzee di Porta Lame; un gruppo di giovani naziskin altoatesini “festeggiano” al lager di Dachau. A volte purtroppo sono gli stessi rappresentanti istituzionali a provocare: ricordiamo che a luglio il Comune di Verona aveva inserito nel consiglio d’amministrazione dell’istituto Storico della Resistenza un naziskin, ora esponente della Fiamma Tricolore, poi opportunamente dimessosi, e che nella dimora del vicesindaco di Pietrasanta sventolava una bandiera della X MAS…

Sui muri e in luoghi simbolo della Resistenza novarese appaiono sempre più frequentemente scritte e segni nazifascisti. Inoltre come dimostrato dalla recente inchiesta sul Movimento nazionalsocialista dei lavoratori in provincia di Varese, che ha coinvolto il novarese, anche nelle province di Novara e del VCO sono aumentati i gruppi che fanno riferimento ad ideologie aberranti, i quali a volte hanno eletto propri rappresentanti nei consigli comunali di piccoli centri: ciò richiede da parte nostra una costante vigilanza democratica soprattutto per contrastare le tendenze razziste xenofobe alla base del revanscismo nero. Sarebbe questo il miglior modo per commemorare la ricorrenza del 24 ottobre 1944, così importante per la città di Novara e per il suo territorio.

On. Anna Cardano, Presidente provinciale ANPI Novara

Novara, 22 ottobre 2007