Come previsto la nuova giunta mette mano al piano regolatore per riscriverlo eliminando il principio della perequazione. Con la delibera 118 ha incaricato la dirigente arch. Manuelli di redigere il nuovo piano. Sempre per lavorare al nuovo piano regolatore il comune ha deciso di assumere due nuovi tecnici con contratto a tempo determinato (vedi concorso).
Il piano era pronto da approvare. Il rifacimento comporterà un allungamento dei tempi e un incremento dei costi*. L'eliminazione della perequazione secondo me toglie un importante principio di equità, come avevo già scritto su questo blog a maggio.
*Al momento i costi noti sono circa 37.000 euro di parcella definiti in delibera, più il costo dei due nuovi laureati che non si riesce a desumere dagli atti pubblicati.
lunedì 22 ottobre 2007
piano regolatore: si rifà togliendo la perequazione
Etichette: politica
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3 commenti:
ma secondo voi quali sono i principi che ispirano la nuova maggioranza ,cosà cambierà?Ma soprattutto chi assorbirà la massa di unità abitative ,ad oggi gia terminate o quasi, presenti in città?Sicuramente non ci sono risposte semplici ma non si puo nemmeno far finta di niente....
bella domanda Silvan! chissà se qualche esponente della maggioranza ti risponderà.
La nuova amministrazione per ora non si è espressa sugli aspetti "quantitativi" del nuovo piano, ha solo detto di voler togliere la perequazione.
Riguardo agli appartamenti costruiti o in costruzione è da tempo che si dice che ce ne siano molti vuoti. Sicuramente parecchi sono stati acquistati come investimento e non per abitarli in prima persona. Persone scottate dalla borsa hanno riportato i soldi sul "mattone". Peraltro finora non mi pare che l'eccesso di offerta abbia portato una riduzione dei prezzi, che sarebbe auspicabile per i giovani in cerca di alloggio. Ho letto che questa scarsa "elasticità" dei prezzi è sempre stata una caratteristica del mercato immobiliare.
La situazione di Borgomanero dal punto di vista immobiliare mi pare comunque che sia un po' quella del resto d'Italia e anche di molti altri paesi occidentali.
Degna di attenzione è la seconda alinea del primo punto della delibera: "... attivarsi al conferimento incarico per i rilievi, gli studi ed i necessari approfondimenti volti alla revisione del reale assetto idrogeologico del territorio a professionisti competenti al fine dell'ottimizzazione delle risorse presenti...".
Perchè:
1) è un altro "fronte di spesa" dello stesso ordine di grandezza di quello già deliberato;
2) limita la reale libertà di azione del/dei professionisti incaricati alla sola "...ottimizzazione..." (mi chiedo di cosa e perchè);
3) citando un fantomatico "...reale assetto idrogeologico..." (come se fosse già noto all'Amministrazione)lascia intendere che questa amministrazione butterà al macero gli atti di adeguamento al Piano Assetto Idrogeologico (PAI) prodotti dalla precedente amministrazione in forza delle D.G.R 31-3749/2001, 45-6656/2002, 1-8753/2003;
4) Nella redazione di uno S.U., al di là del mero rispetto dell'art. 14 L.R. 56/77, gli atti richiamati alla seconda alinea del 1 punto sono allegati tecnici con una triplice funzione: a) parte sono illustrativi (non cogenti), b) parte sono prescrittivi (cogenti), c) parte sono prescrittivi (cogenti) e interagiscono, ridisegnandolo, con il Piano Assetto Idrogeologico (PAI). Il PAI è uno strumento di pianificazione sovraordinato al PRGC. Mi chiedo su cosa vuole mettere le mani questa amministrazione.
5) Questa amministrazione sicuramente conosce il Piano Territoriale Provinciale (PTP) a cui è obligata ad attenersi. Strano non sia citato nella delibera.
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