mercoledì 6 febbraio 2008

rotonde sponsorizzate

Su Notizia oggi l'annuncio che il comune ha deciso di inserire degli sponsor nelle rotonde. E' una iniziativa ormai piuttosto diffusa, spesso (ma non sempre) gli sponsor sono aziende di giardinaggio che curano le aiuole. Aspettiamo di vedere il risultato estetico e quello economico dell'operazione.
L'articolo di Notizia Oggi.
La delibera di giunta.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Iniziativa interessante e pregevole, anche perchè la pubblicità è praticamente assente nella vita di noi poveri borgomaneresi!!!
Basta percorrere una statale qualunque intorno alla città per ritrovarsi in una foresta di cartelli e cartelloni che impediscono persino di vedere le segnalazioni stradali.
Possibile che non si possa avere un aiuola senza qualche schifezza sopra?

OrtaBlog ha detto...

Se c'è una reale contropartita tra sponsorizzazione e benefici per la comunità e se la pubblicità non è troppo invasiva non ci vedo nulla di male. Meglio una bella aiuola a costo zero, ben tenuta ma con un piccolo ringraziamento al 'fiorista' che la cura che un'aiuola brulla e trascurata che grava sulle casse comunali.

Anonimo ha detto...

MA qualcuno sà cosa si farà per la rotonda di via Novara, quanto tempo passerà ancora prima di sistemarla definitivamente?

Unknown ha detto...

Perché non adoperare le rotonde per
metterci una scultura? Potrebbe servire anche come riferimento visivo per quelli che confoderebbero una rotonda con un'altra

Anonimo ha detto...

Le rotonde sono diventate punto di riferimento del tessuto urbano e quindi è necessario trattarle come oggetti di arredo urbano.
Pertanto qualsiasi iniziativa che miri al loro abbellimento sarebbe auspicabile per il bene comune.
Se a questo si aggiungesse del buon gusto allora raggiungeremmo un risultato interessante.
Se poi si posassero delle opere d'arte potrebbe essere un idea vincente ed abituarci complessivamente ad un gusto diverso....
Rino Cimmino.

Anonimo ha detto...

Tutto giusto, ma le rotonde sono già "sponsorizzate"...

Giuseppe Volta ha detto...

Ma hai ragione Zorry, in piazza XXV aprile lo sponsor è una ditta idraulica, vicino al sottopasso di via Piave una di giardinaggio.
Niente di nuovo da Palazzo Tornielli dunque.

Anonimo ha detto...

Alcuni anni addietro ebbi modo di leggere manuali tecnici sulle gestione delle acque meteoriche editi dagli uffici governativi di alcuni Stati Americani. Tra le numerose e pragmatiche soluzioni tecniche adottate come "best practice" una mi colpì molto: Detto semplificando al massimo "rotonde concave anzichè convesse";la ragione è: "sfruttare il centro della rotonda come punto di infiltrazione" e far percolare nel terreno un'aliquota delle acque piovane.

Quando anni addietro viaggiai on the road in America feci caso alle soluzioni tecniche effettivamente realizzate e rimasi stupito per quanto fossero semplici ed efficaci.

Da alcuni anni poi negli States fanno cosette del tipo: A)(in piccolo) studio relazioni quantitavive tra inquinanti (metalli pesanti) dilavati dalle strade e carico inquinante in acque superficiali ed in falda in funzione della pioggia e della posizione relativa strada - acque superficiali. Conclusione? Se tra strade e corsi d'acqua c'è una bufferzone verde di circa 30 metri il carico inquinante si riduce del 90%!, le acque migliorano e si risparmiano costi di depurazione.
Che io sappia di questa tecnica c'è UN solo, recentissimo, esempio in italia a cura del CIRF; Nella nostra "best practice" bene che vada le acque sono traquillamente scaricate tal quali nei fiumi e nelle fogne.
B) (in grande). Quando nel 2003 ascoltai la relazione di un tecnico dell'USGS all'inizio non capii dove voleva parare, mostrava diapo di aree nel delta del Mississippi. Quando lo capii a momenti svenni. Semplificando, la sostanza della relazione era: "...vogliamo capire quanto carico inquinante trattengono le aree umide perchè si potrebbero utilizzare come tampone-filtro (biosostenibile) di buona parte del carico inquinante degli interiors USA (metà States!) evitando di peggiorare l'eutrofizzazione del golfo del Messico! E faceva vedere dei dischetti di plastica posati a terra e utilizzati per misurare il tasso di sedimenti accumulati ad ogni alluvione.

Poi esco per Borgo e vedo che le cose non sono proprio pragmatiche.
Cordiali saluti
LAB