mercoledì 20 febbraio 2008

Partito Democratico e Radicali, cosa ne pensate?

Marco Foti propone agli elettori e simpatizzanti del PD, e in generale ai Cittadini appassionati di politica e ai frequentatori del blog un confronto sul rapporto tra Partito Democratico e Partito Radicale:

Le recenti trattative fra il PD ed il Partito Radicale, mi fanno tornare alla mente l'eterno irrisolto rapporto di amore-odio fra la sinistra italiana ed il partito dei diritti civili. Non nascondo la mia simpatia per la storia radicale che ho imparato a rivalutare con il senno di poi. Chi non si è trovato a dire: "Pannella non lo capisco più, una volta condividevo le sue battaglie" senza accorgersi che la frase la ripetiamo ciclicamente, DICEVAMO LO STESSO proprio su quegli argomenti e quelle battaglie radicale che SOLO OGGI abbiamo metabolizzato e fatto nostri.
Non ci rendiamo conto che forse i Radicali sono sempre stati un po' più avanti, per questo difficilmente compresi, in ogni caso hanno sempre rappresentato la coscienza civile del Paese, un caposaldo della democrazia e della laicità dello Stato.

Le mie considerazioni (di parte) sono la premessa ad una discussione allargata, su che cosa pensa il popolo del PD della trattativa in atto con i Radicali e se la loro storia PUO' o DEVE trovare posto nel nuovo soggetto politico.
Nei ragionamenti che farete non può però non essere considerato il TRATTAMENTO del tutto partitcolare riservato ad Antonio Di Pietro ed al suo movimento, una eccezione che eventualmente dovrebbe essere meglio chiarita da Veltroni e dai dirigenti del PD.

Aggiungo che pochi minuti fa Veltroni ha annunciato che Di Pietro firmerà il programma del PD.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

E identifichi il Partito Democratico con la "sinistra italiana"?... o poveri noi lavoratori. Speriamo si tratti di una battuta. Comunque secondo me la Bonino non deve sottostare affatto al ricatto. Sarebbe imperdonabile, che per un partito democratico la cui identità è ancora un mistero, annullare una lunga e gloriosa storia del partito Radicale. Emma vai da sola e salvaguarda la tua identità. Non sei certo tu che devi supplicare Veltroni.

Anonimo ha detto...

Se rileggi quello che ho scritto, non c'è nessuna commistione tra passato e presente, mi sembra che la mia frase sia chiara: "Le recenti trattative fra il PD ed il Partito Radicale, mi fanno tornare alla mente l'eterno irrisolto rapporto di amore-odio fra la sinistra italiana ed il partito dei diritti civili". Dizionario alla mano, il confronto tra PD e Sinistra Italiana vale rispetto al rapporto con i Radicali, almeno questo intendevo dire, perchè se mi chiedi cosa penso della sinistra italiana rispondo: NON PERVENUTA.

Saluti
Marco Foti

Giuseppe Volta ha detto...

oggi ore 07:21 accordo fatto PD-Radicali, il sì dopo una riunione di sette ore

Dopo una riunione di sette ore dei vertici del partito a via di Torre Argentina, la segretaria dei Radicali italiani Rita Bernardini e il segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato annunciano il via libera alla proposta ricevuta da Goffredo Bettini, coordinatore del Pd, come "base di partenza, che sarà ora necessario trasformare in un vero e proprio accordo politico-elettorale con il segretario Veltroni".

Anonimo ha detto...

praticamente usando una metafora rallistica, Veltroni corre da solo con due navigatori...

Anonimo ha detto...

Credo che l'accordo con i Radicali fosse necessario per due ragioni: da un lato, per una pura questione numerica. I Radicali portano una discreta percentuale di voti in più, di cui il PD ha bisogno per ridurre il divario che lo separa dal rivale PDL. D'altro canto, l'inserimento di nove candidati (con l'eccezione di Pannella, escluso per raggiunti limiti di "età parlamentare") permette un sostanziale riequilibrio dell'armata veltroniana che, se con Di Pietro, rischiava di andare verso un rapporto di ossequio ad un giustizialismo spesso poco credibile, con i Radicali raddrizza la rotta verso il sacrosanto principio della "giustizia giusta".
Restano aperte molte questioni etiche, tutte legate al rapporto con il mondo cattolico (durissime sono state nei giorni scorsi le reazioni della Binetti ad una - allora solo possibile - allenza con i Radicali). Tuttavia, questi argomenti sono da considerarsi trasversali e la posizione dei grandi partiti non è mai (per fortuna) univoca. Tanto più che anche senza i Radicali, la Binetti e i teodem si trovano già a fianco di laicissimi come Odifreddi. Anzi, la presenza significativa dei Radicali starà ad indicare, ogniqualvolta sarà necessario, che nel programma del PD sono contenuti molti obiettivi per cui i Radicali si sono instancabilmente battuti.
E non dimentichiamo che Emma Bonino è stata uno dei ministri più validi e leali del governo Prodi. Non meritava di essere scaricata.

Anonimo ha detto...

Facendone una questione numerica non sono sicuro che, nella passata (neanche poi tanto) elezione, i Radicali abbiano portato più voti di quanti ne abbiano fatti scappare altrove.
Guardando ancora più indietro vedo che essi non hanno una ben definita collocazione politica, il che li porta ad allearsi a destra o a sinistra a seconda delle glaciazioni...

Pensando al presente mi chiedo quindi se questi tanto citati programmi vengano letti, firmati con convinzione, tenuti in considerazione. O è vero che sono solo dei volantini dei saldi, che vanno bene per destra e sinistra e si assomigliano tutti?

De Mita che se ne va "per sopraggiunti limiti di età", mica perché compatibile o meno con programma e valori del PD. Forse si unirà alla Rosa Bianca? Ma allora i due partiti sono identici e l'uno o l'altro poco importa?
Mastella che come programma sembra avere quello di "essere al centro e chi vuole stare al centro può solo unirsi a noi, perché di centro ce n'è uno e ci siamo seduti sopra noi".
I Radicali che vagano da destra a sinistra portando dietro una manciata di sostenitori e votanti e terrorizzando l'uno con crociate ultraliberiste e l'altro con crociate fondamentalaiciste...

E' per questo che la Panini non ha mai fatto l'album delle figurine dei parlamentari. O forse perché costava troppo fare le figurine impermeabili agli sputi...

Anonimo ha detto...

Mi desta molta perplessità che il PD ospiti nelle proprie liste i radicali, per un semplice motivo che i radicali rispetto alle loro idee ed alla loro storia sono poco propensi a rinunciarvi attraverso un compromesso sulle idee.
Penso che l'operazione della nascita del PD sia quella di creare un partito coeso sulle questioni importanti dove ogni componente abbia il rispetto dell'altra,dato che la componente laica e quella cattolica hanno deciso di unirsi in un grande partito.
Il grande rischio è che sulle discussioni che riguardano temi dell’etica o della morale, le varie componenti devono fare degli sforzi per arrivare a dei compromessi senza porre veti, ma al contrario è necessario che ognuno faccia un passo indietro e penso che i radicali per la loro storia e natura non siano dispsosti.
Ovviamente le mie perplessità si allargano anche alla lista DI PIETRO, proprio perché la sua storia è diversa da quelle delle altre componenti.
Senza contare che anche la Binetti (OPUS DEI) mi sembra poco propensa a rinunciare alla sua storia ed alle sue idee, se penso che fa uso del cilicio, questo mi preoccupa non poco.
L’operazione PD deve essere un’operazione che crei un partito capace di coesistere anche con storie diverse, solo così potrà diventare credibile nei confronti della gente.
Un ultima riflessione su alcune questioni legate ai DICO o alla L.194 ecc. certe decisioni la devono prendere i cittadini attraverso lo strumento referendario, come avvenuto nel passato.
Rino Cimmino

Anonimo ha detto...

Rino purtroppo sull'efficacia dello strumento referendario ho molte perplessità. La lista dei Referendum disattesi è lunga: responsabilità civile dei magistrati, finanziamento pubblico partito, abrogazione del ministero delle politiche agricole (è stato sufficiente cambiar denominazione al Ministero), privatizzazone RAI, rappresentatività sindacale nei contratti del Pubblico Impiego, contribuzione automatica ai sindacati da stipendio e pensioni...

Anonimo ha detto...

Caro Rino, riferirò il tuo intervento agli amici Radicali, perchè il succo del tuo intervento regala ai suddetti un significativo complimento, che racchiuderei nel termine "coerenza". Un fatto del tutto anomalo in politica. Ciò che rappresenta un ossimoro politico, è la lotta tra laici e cattolici, perchè chiunque abbia un po' di buon senso sa che le due categorie non sono filosoficamente conflittuali, al punto tale che la stessa Democrazia Cristiana è stata spesso in passato espressione di autentici ed autorevoli rappresentanti del mondo laico. Questa politica e questi politici, sono lontani mille chilometri da certi concetti.

Saluti
Marco Foti

Anonimo ha detto...

Caro Marco, è proprio per la loro coerenza che debbono correre da soli e senza briglie....perchè solo così potranno essere portatori di quelle battaglie che, se imbrigliate all'interno di una compagine di governo, sarebbero viste come destabilizzanti ed infruttuose.
Rino Cimmino