sabato 9 febbraio 2008

lavori in via Franzi: Bossi scarica la colpa sulla vecchia amministrazione ma l'ex sindaco risponde carte alla mano

Nel commentare il disagio causato dai lavori in via Franzi, in un articolo della Stampa del 30-1 l'assessore Bossi dichiara di essere intervenuto per riparare a un problema, l'allagamento, ereditato dalla vecchia amministrazione. Ma l'ex sindaco Pierluigi Pastore in una lettera alla Stampa (non pubblicata) smentisce l'assessore, dimostrando, delibere alla mano, che il lavoro era stato programmato e finanziato dalla vecchia giunta.

La dichiarazione di Bossi: «Stiamo provvedendo alla raccolta delle acque piovane, a causa di un problema che ci è stato lasciato in "eredità": quando è stata costruita la pista ciclabile di via Franzi, non erano state previste le caditoie necessarie per l’acqua piovana. Ad ogni temporale la strada si allagava e si doveva chiudere al traffico. Abbiamo deciso così di intervenire per risolvere il problema in modo definitivo».

La risposta di Pastore:
Ho letto “ La STAMPA” di mercoledì e mi paiono opportune alcune precisazioni e considerazioni.

a) La via Franzi, per la sua collocazione, è da sempre considerata una circonvallazione interna alla città; negli incontri con la frazione S. Stefano che si sono svolti nel tempo, le richieste più urgenti che si avanzavano erano:, la raccolta delle acque piovane in via Fornari e in piazza S. Stefano, la raccolta delle acque piovane in via degli Ulivi e Colombaro e i marciapiedi in via Franzi. Le prime due opere sono finite ed ora si completa il lavoro dei marciapiedi con la raccolta delle acque piovane già prevista e finanziata dal mese di gennaio del 2007.
(delibera n. 4 del 19.01.2007) Voglio però sottolineare che, contrariamente a quanto affermato dall’assessore, la via Franzi non è mai stata chiusa al traffico per allagamenti e non è assolutamente vero che ad ogni temporale si allaga. L’assessore Bossi dice di aver “ereditato questo problema” ma, in realtà si sta eseguendo un lavoro che era stato programmato, finanziato e la cui esecuzione era già prevista.

b) Anche per il sottopasso di via Novara è bene che l’Assessore, dopo un anno di permanenza in Comune, si informi meglio circa i lavori eseguiti nel frattempo: lavori che hanno sicuramente migliorato la situazione anche se deve essere ancora realizzata la canalizzazione in via XIV Maggio e via Novara per raccogliere l’acqua piovana proveniente da via Novara e convogliarla in Agogna. (progetto approvato e finanziato delibera n. 83 del 23.05.2007).

Infine credo che ogni Amministrazione abbia il dovere di proporre le soluzioni che ritiene più opportune per la risoluzione dei problemi e per assicurare lo sviluppo della città. Affrettarsi a dichiarare che la responsabilità è sempre di altri corrisponde più alla preoccupazione di perdita del consenso politico piuttosto che ad una concreta assunzione del problema stesso, tanto più quando la soluzione era già stata progettata e prevista da altri

Ribadisco comunque che la vita amministrativa di una città comporta, coerentemente con il proprio programma elettorale, scelte che possono essere anche differenti da quelle prospettate dalla precedente Amministrazione come, del resto, da quella successiva. Ognuno si trova ad operare con i problemi del presente per poter garantire la soluzione di quelli futuri e penso che esaurire la propria attività Amministrativa distribuendo le responsabilità ad altri sia sintomo di cecità politica e di mancanza di progettualità.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Indipendentemente dall'amministrazione comunale, penso che la realizzazione della pista ciclabile in via Franzi sia stata una cosa inutile.
Sarebbe stato opportuno creare un percorso molto più lungo rispetto alle poche centinaia di metri inutilizzati.
Tutti sono consapevoli che la via è ormai considerata una circonvallazione interna (come citato nella lettera dell' ex sindaco Pastore) molto trafficata e percorsa anche dai mezzi pesanti. Sarebbe stato meglio ampliare e mettere in sicurezza la carreggiata. Visto la futura apertura della nuova strada tra la via dei rubinetti e via papa giovanni XXIII, questo porterà sicuramente un aumento del traffico su una già congestionata arteria cittadina.

Anonimo ha detto...

Scusa Genzo, ma che cosa intendi con "mettere in sicurezza": forse costruire rotonde, passaggi pedonali rialzati e, addirittura, piste ciclabili? Alzati dal computer, entra nel mondo reale e vedrai che sono già state fatte. E a parte che la pista ciclabile non è finita, preferivi forse che con il collegamento alla strada dei rubinetti mamme, bambini e vecchietti se ne andassero in giro tranquillamente a 10 cm dai camion?

Anonimo ha detto...

Se tu rileggessi con più attenzione il post precedente, vedrai che non ho contestato gli attraversamenti pedonali e le rotonde!!
Per mettere in sicurezza voglio dire allargare la carreggiata e fare un marciapiede.
"Mi alzo sempre dal pc" e per andare verso nord di Borgomanero nelle ore di punta (attraversare il centro e lungo Agogna è impossibile), percorro sempre via Franzi fino alla rotonda in prossimità dell' Ipercoop. Probabilmete se tu aprissi gli occhi mentre guidi, vedresti come i ciclisti ignorino il loro "spazio" e come non ci sia la possibilità di superare loro, ed i motociclisti, in tutta sicurezza.

Cosa vuol dire che la pista ciclabile non è finita? Sono almeno 5 anni che è così!! Forse ci vorranno altri 30 anni per finirla... dove?

Anonimo ha detto...

Non voglio polemizzare, ma se tu rileggessi con più attenzione quello che hai scritto nel primo post, ti sorprenderesti nel trovare la frase "ampliare e mettere in sicurezza la carreggiata". Dal tuo secondo post apprendo che "mettere in sicurezza" significa "allargare la carreggiata e fare un marciapiede". Deduco quindi che la frase del primo post significa "ampliare la carreggiata e allargare la carreggiata e fare un marciapiede". Dal momento che tu non contesti "gli attraversamenti pedonali e le rotonde!!" segue che tu, in via Franzi, avresti:
1. ampliato e allargato la carreggiata
2. costruito un marciapiede
3. costruito attraversamenti pedonali e rotonde.
Sull'ultimo punto siamo tutti d'accordo, mi pare...
Su ampliare la carreggiata forse non erano e non sono d'accordo gli espropriandi.
Costruire un marciapiede, a parte i pareri degli espropriandi, sarebbe stato, sempre secondo la tua teoria, inutile, visto che se quegli sventati di ciclisti non utilizzano i loro spazi perchè avrebbero dovuto farlo i pedoni?
In più ti saresti ritrovato a bordo strada anche i ciclisti meno sventati, che non avrebbero nemmeno avuto quello straccio di pista ciclabile...
Senza nulla a pretendere

Anonimo ha detto...

... non comprendo di cosa si discute..., ma ho il dubbio di aver visto almeno una volta (forse nel 2002?) la zona dell'incrocio Via Franzi - salita per il Colombaro acqua e fango di runoff dalla collina.

Giuseppe Volta ha detto...

si è vero ma non centra con le caditoie dell'acqua piovana della pista ciclabile, a quell'epoca la pista non c'era ancora mi pare