lunedì 18 febbraio 2008

Borgomanero più inquinata di Taranto

comunicato di Legambiente Borgomanero

Il dato è sorprendente, ma pur senza la più grande acciaieria europea e nessuna centrale termoelettrica, Borgomanero supera Taranto (579.000 abitanti) nell'inquinamento da PM10.
La nostra città nel 2007 ha superato 50 volte il limite di legge di 50microgrammi/mc. Tale limite non deve essere superato più di 35 volte l'anno.

E tutto questo con una sola centralina di rilevamento molto distante dal centro della città e defilata rispetto ai reali flussi di traffico. I provvedimenti presi finora evidentemente non sono serviti a nulla.
Per richiamare l'attenzione sul problema, le "lenzuola" antismog di Legambiente sventoleranno da alcuni balconi della città. Vogliamo far vedere ai cittadini ciò che respirano ogni giorno.
Inoltre mercoledì 27 febbraio alle ore 18,30 c/o SpazioPer si parlerà proprio dell'inquinamento atmosferico della nostra città. Nell'occasione verrà idealmente consegnato al Comune di Borgomanero l'attestato di "Città oltre ogni limite".
Per approfondimenti: http://www.legambiente.eu/campagne/pm10/index.php


13 commenti:

OrtaBlog ha detto...

Chissà se la centralina l'avessero posizionata in uno dei quattro corsi oppure questa sera sulla statale per Gozzano dove, per i lavori in corso, c'era una coda continua da Viale Kennedy a Baraggia di Gozzano...

Anonimo ha detto...

La settimana scorsa La Stampa riportava una piccola polemica sull'inquinamento a Novara, all'agenzia regionale protezione ambientale (ARPA) si imputavano scarsi controlli e l'agenzia si difendeva dicendo di fare il massimo.

In sostanza bisogna tenere ben presente che si controlla un mezzo continuo (l'atmosfera) con un numero finito di punti di controllo, con un budget finito dettato dai trasferimenti regionali, e con obbiettivi stabiliti dagli organi politici regionali.

Inoltre le fonti di immissione nell'atmosfera variano continuamento nello spazio-tempo costringendo in teoria, a ben guardare, a modificare di continuo il layout di una rete di rilevamento se si cercano i picchi, oppure a progettare una rete stabile che dia valori ponderati validi per ampi areali, con buona pace per la statistica.

Le istanze dell'opinione pubblica sono però contradditorie. Tanto per fare un esempio: Da un lato si lamenta il fatto di un inquinamento maggiore di Taranto, dall'altro si invocano tangenziali e parcheggi, e si dà il benvenuto alle aree industriali che portano lavoro.

Poco preoccupa una coda dovuta ad un cantiere di pochi giorni / settimane. Peggio sarà con la conurbazione prevista dall'accordo di pianificazione del basso cusio.

In sostanza. La nostra è una società sempre più in via di polverizzazione (altro che PM10) dove è sempre più difficile coordinare o anche solo comporre le istanze.

Ancora una dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, che le questioni ambientali, urbanistiche, energetiche, sociali, ecc., sono sempre collegate tra di loro.

Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Sull'argomento dell'inquinamento a Borgomanero, a me tanto caro, vorrei dire semplicemente che l'unico modo per sperare di risolverlo è quello di chiudere finalmente i quattro corsi al traffico automobilistico. Novara ha affrontato in questo modo i problemi seri del centro, mentre noi qui temiamo di perdere i voti dei commercianti. Ma vogliamo ficcarci nella testa che la salute pubblica, la sicurezza e l'incolumità dei cittadini sono problemi prioritari rispetto a quelli economici dei commercianti? Ma è poi così sicuro che la creazione dell'isola pedonale debba per forza rappresentare la fine dei commercianti? Io penso esattamente il contrario: Novara insegna. Coraggio ci vuole, cari amministratori. Le scelte coraggiose operate per il bene di molti pagano sempre , ricordatelo! Buona fortuna.

Anonimo ha detto...

luciano il fatto è che quando in campagna elettorale mi trovavo, unico, a individuare l'immediata chiusura del centro come soluzione di vivibilità, intesa non solamente come ricetta antismog ma anche pro-sicurezza (cito come esempio il SUV meneghino...) e di riconversione dello spazio a favore di uno sviluppo di attività culturali e promozionali, mi guardavano come un extraterrestre o semplicemente a mani legate non potevano, e non possono, rischiare di perdere il consenso dei commercianti...
Molto meno invasivo lasciare le cose così e glissare sull'argomento o meglio cantare "L'anno che verrà"...
roberto faggiano - La Sinistra l'Arcobaleno

Anonimo ha detto...

Invito a riflettere che l'auspicata chiusura dei 4 corsi risolve localmente il problema "Congestion" (è a questa che ha pensato il rosso di londra) ma non risolve il problema inquinanento poichè la stessa quantità di inquinanti è semplicemente trasferita su areali più grandi dando l'impressione di una diminuzione che è semplicemente una diluizione.
In sostanza abbiamo due problemi fisici: 1) congestion; 2) pollution.

Ben venga la chiusura dei corsi (soluzione locale della congestion) ma attenzione agli effetti del trasferimento dell'occupazione di spazio altrove.
Ben vengano miglioramenti alla viabilità ma attenzione che portano ad un maggiore carico inquinante

Lele ha detto...

Come ricordavo a tutti nell'ultimo consiglio comunale (...l'anno scorso!!!) la vicenda della chiusura del centro risale agli anni '70. Certamente la questione è legata soprattutto all'inquinamento dell'aria, ma non solo. Gli aspetti sono tanti e diversi.
Non voglio ripetermi anche qui sui temi che ovunque possibile riprendo, come consigliere comunale, come cittadino e ambientalista.
Se finalmente ci verrà concesso di discutere in consiglio comunale ho già presentato un'interpellanza proprio sul tema specifico.
Infatti oltre a richiedere i motivi della mancata risposta a Legambiente circa i dati di inquinamento rilevati, chiedo anche che si proceda all'aumento del numero delle centraline, al loro posizionamento in zone più significative e alla costante informazione ai cittadini circa i dati rilevati.

Anonimo ha detto...

Sono anche io convinta che la chiusura dei quattro corsi sia una necessità e, se la cosa può consolare Roberto Faggiano, sappia che non era solo in campagna elettorale a portare avanti tale richiesta. Nella mia coalizione io l'ho ribadita fermamente e non ero assolutamente l'unica a voler inserire nel programma elettorale la previsione di chiusura dei corsi, per fare una scelta coraggiosa che secondo me era necessaria.
Però non credo che questo risolva i problemi dell'inquinamento cittadino, così come non lo risolve l'aver creato la ZTL.
Insegno alle medie e vado a scuola pressochè tutti i giorni in bicicletta. E' vero, non ho tanta strada da fare, ma la mia scelta spesso si scontra con i concreti pericoli che tutti i ciclisti corrono in una città dove poco o nulla è stato fatto per la loro sicurezza e con i tubi di scappamento delle auto.
Proprio stamattina, ferma ad attendere in coda che i ragazzi scendessero dalle auto davanti alla scuola, pensavo tra me e me se non era meglio adeguarmi all'uso della macchina. Non mi adeguerò, è una questione di principio.
Quanti alunni però potrebbero venire a scuola in bicicletta o a piedi in condizioni di maggior sicurezza? E quanti genitori potrebbero far fare quattro passi ai loro figli senza doverli portare quasi "dentro" la scuola con le auto?
Ci sono alunni che vengono in bici: sotto la tettoia ne ho contate al massimo una ventina che, su una popolazione scolastica di circa 550 studenti, è davvero poco.
Secondo me ci sono parecchi interventi possibili per migliorare la situazione: ci vuole la volontà politica di attuarli.

Anonimo ha detto...

Lasciamo per un attimo in disparte il problema (seppure molto serio) dell'inquinamento e prendiamo in considerazione quello della sicurezza e dell'incolumità dei pedoni. Camminare a piedi lungo i corsi è impresa ardua se non impossibile. Se poi a farlo sono anziani o mamme coi passeggini allora i rischi si decuplicano. E' assolutamente urgente intervenire! A mio giudizio la soluzione sarebbe quella della chiusura totale al traffico (auspicabile speriamo con l'apertura dell'ultimo tratto della tangenziale), ma è assolutamente urgente intervenire subito almeno vietando la sosta delle auto lungo i corsi. Cari amministratori, è pericolosissimo continuare ad ignorare il problema! Aspettiamo forse , come dice Roberto, un caso come quello della SUV di Milano? Sarebbe troppo tardi! Vietate la sosta e poi vedrete che il parcheggio sotto il piazzale della stazione si riempirà, con vantaggi anche per la salute dovendo fare qualche passo in più. Il cittadino a volte va anche educato costringendolo, se non la capisce con le buone, con sistemi coercitivi ma, cara signora Marcherita, qui mi sa tanto che di "volontà politica" ce n'è ben poca!

Anonimo ha detto...

Cara Sig.ra Margherita, sottolineando che la polemica sulla primogenitura per nulla mi interessa, Le ribadisco che durante i confronti pubblici tra i sei candidati, l'unico a prendere la netta e CHIARA posizione in merito alla chiusura TOTALE del traffico nel centro è stato il sottoscritto.
Sò benissimo che all'interno della sua coalizione c'era e c'è chi la vorrebbe, ma credo che restando in tema discografico si ritrovi a fischiettare "io vorrei, non vorrei ma se vuoi".
Le ricordo inoltre che la sua coalizione ha avuto ben 9 (nove!) anni per portare avanti il discorso e che quando l'aveva abbozzato, con un blitz durante l'assenza vacanziera dell'assesore preposto con un colpo di spugna cancellò l'atto che portava in quella direzione.
Questi sono fatti, non discussioni sul sesso degli angeli!
Le assicuro poi, che per quanto riguarda Borgomanero c'è ben poco che mi consola essendo ormai convinto che per i prossimi quattro anni la nostra città sarà amministrata con poca discussione e molto decisionismo, legittimo, ma triste!
roberto faggiano - La Sinistra l'Arcobaleno

Anonimo ha detto...

Perchè il confronto con Taranto? Certo fa effetto, ma non è una delle città più inquinate d'Italia, anzi, Novara è messa ben peggio con più di 100 superamenti. Per curiosità ho controllato i dati dei rilevamenti degli anni passati e...nel periodo dal primo Gennaio al 23 Febbraio 2007 i superamenti erano stati 27, nello stesso periodo di quest'anno 14...praticamente dimezzati! Il problema è grave e sicuramente non va trascurato, ma perchè dire che gli interventi non sono serviti a nulla? Forse qualche piccolo risultato si inizia a vedere...

Enrico Marone ha detto...

Sicuramente fà più effetto Taranto.
Perchè Borgomanero con i suoi 20.000 abitanti è più inquinata di una città di 579.000 abitanti e che inoltre ospita la più grande acciaieria europea ed una centrale termoelettrica.
Che sia il caso di fare qualcosa?
E' da 30 anni che si parla di chiudere il centro storico alle auto, il mondo è andato avanti, ma noi preferiamo ammalarci.
Esiste forse qualche altra proposta?

Anonimo ha detto...

Caro Enrico Marone, il problema è uno soltanto: all'attuale classe politica (sia a Roma che a Borgo) non interessa operare per il bene comune ma per quello proprio. E' inutile girare intorno al discorso! Occorre quindi operare una radicale inversione di marcia favorendo la nascita di forze nuove e pulite che abbiano voglia di "servire" questo nostro paese e non di "servirsene". E' utopia questa? Credo di no! Penso che ci sia ancora qualche spiraglio di speranza ed anche il modo per dimostrarlo il 13 e 14 aprile. La chiusura del centro di Borgomanero? Avverrà quando questa classe politica (mi riferisco all'attuale ed anche alla precedente) sarà spazzata via dal vento nuovo che verrà. Verrà, verrà questo vento nuovo!

Anonimo ha detto...

Taranto è anche sul mare e sicuramente più ventilata del nostro borgo...inoltre visto che la situazione è migliorata rispetto all'anno scorso forse qualcosa si sta facendo.
Ma veramente la chiusura del centro sarebbe la panacea di tutti i mali?! Premetto che sarei favorevole, ma non prima di vedere terminata almeno la tangenziale! Spostare il traffico dal centro alla periferia senza le adeguate infrastrutture non risolve il problema, ma, appunto, lo sposta. Se non sbaglio nell'ultimo consiglio si è parlato di riqualificazione del centro storico con rifacimento dei corsi, potrebbe essere un'occasione per vedere, durante i lavori, gli effetti di una chiusura parziale!