mercoledì 1 agosto 2007

Dottor Nonnis e Mr. Hyde

Lele Caione mi scrive:

Leggo l’intervista dell’assessore Nonnis sull’informatore e non credo ai miei occhi: “bisogna migliorare lo stato dei parchi” (imperativo!), “la situazione del parco Marazza non è degna di Borgomanero”. Si tratta dello stesso assessore Nonnis che ha approvato la delibera per Borgo in Fiera nel parco Marazza? O quello era il suo clone “cattivo”? Sicuramente “Borgo in Fiera” sarà un toccasana per lo stato del parco!

Dopo aver criticato la Fiera nel parco, anche recentemente, si continua a riproporla dicendo che non c’è il tempo per trovare altre soluzioni. Allora era solo propaganda elettorale, altrimenti si sarebbe presentato un progetto “innovativo”, “avanzato”, “ecologico”, “di minore impatto ambientale” eccetera eccetera.

Per quanto riguarda le ammende che propone l'assessore, la madre di tutte le multe andrebbe fatta al Comune stesso il 10 settembre, alla fine della Fiera.


Lele Caione

25 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Lele, ti assicuro che qualcosa si sta già facendo... un paio di domeniche fa ero seduto su una panchina della villa marazza e verso le 18.00 ecco che una bella ronda (automobilistica!!!) della polizia municipale si aggira per controllare che tutto sia conforme agli standard socialmente corretti e moralmente decenti...
Credevo di essere protagonista di una puntata del Grande Fratello... mi hanno osservato un paio di volte (mi sono passati davanti ben tre volte in 10 minuti!) e considerando che credo di essere abbastanza conosciuto, quantomeno visivamente, non oso pensare a cosa può succedere ad un "forestiero".
In tutto questo il fatto però piu' singolare è che sotto la panchina a me vicina c'erano un paio di bottiglie di birra e un giornale vecchio di tre giorni che il sottoscritto ha buttato nel cestino...
Morale: puliamo il parco dai brutti ceffi, non dalla spazzatura
roberto faggiano

Anonimo ha detto...

"UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO"

Per la brama di apparire, qualche personaggio nostrano sta infilando una brutta figura dopo l'altra. L'intervista sul parco Marazza mi ricorda la boutade (sempre di Nonnis) al parco della Resistenza la sera in cui si è parlato di 'ndrangheta e mafia con Masciari, Mattiello ed i ragazzi di SpazioPer. Dopo il racconto di storie terribili, dopo la presentazione del documentatissimo libro preparato dai ragazzi di Borgomanero e Gozzano sulla presenza mafiosa nelle nostre terre , il ns assessore viene fuori con l'elogio della nostra terra laboriosa e priva di infiltrazioni mafiose; non come quello quattro regioni meridionali in mano alla delinquenza organizzata, germoglio naturale della "mano nera" del 1800.
Molti dei presenti, imbarazzati, si sono chiesti da dove veniva l'assessore e di quale terra stesse parlando. Forse gli era sfuggito che 10 minuti prima si era detto che l'autista di Riina era stato arrestato proprio a Borgomanero.
Gianni.
leggere attentamente "LA PRESENZA MAFIOSA NEL NOVARESE E NEL VCO"

Anonimo ha detto...

Scusa Faggiano non ci vedo nulla di così drammatico se gli agenti di Polizia Municipale incaricati della sorveglianza ti abbiano osservato un paio di volte... Esistono 3 possibilità:
1)che non ti conoscano (natualmente è quella a cui tu dai meno credito)
2)che ti conoscano e che non ti ritengano un elemento "raccomandabile"
3) che non ti abbiano riconosciuto e che siano stati "incuriositi" dalle bottiglie presenti nelle tue vicinanze e magari, anche da un tuo look non proprio stile "lord inglese".
Insomma ti hanno semplicemente guardato..mica ti hanno puntato armi addosso.
Per quanto riguarda la pulizia della spazzatura...ti prego di prendere in considerazione l'ipotesi che gli agenti, abbiano potuto pensare che, sia le bottiglie di birra che il giornale fossero di tua proprietà...con questo presupposto errato hanno carinamente lasciato che tu possa gustarti le birre fin in fondo e che terminassi di leggere il giornale. Del resto nel bersi la birra e nel leggersi il giornale al parco non è ravvisabile alcun tipo di reato.. ed infatti si sono limitati ad osservare...azzarderei che impedire agli incaricati alla sorveglianza di osservare è un nonsenso. Spero che almeno su questo tu possa essere d'accordo.
Infine, va bene che è di uso comune la terminologia "avere l'occhio VIGILE"..ma pretendere che a distanza gli agenti riuscissero a vedere che le bottiglie fossero vuote e che il giornale fosse vecchio di tre giorni mi pare una pretesa eccessiva.

Anonimo ha detto...

caro canesciolto il tuo post, scusa, mi fa un pò sorridere.
Colgo parecchio astio "personale" nelle tue parole ma comunque non ritengo questo un grande problema...
La mia riconoscibilità non deriva da egocentrismo ma unicamente dal fatto che penso sia normale che un dipendente comunale conosca TUTTE le persone che, quantomeno, si candidano a governare l'Ente di cui sono dipendenti...
Il mio look? Potrei consultare Klaus Davi o se vuoi potresti direttamente tu indicarmi il corretto VESTIARIO del cittadino socialmente non pericoloso!
Per quanto riguarda la spazzatura, le tue parole si commentano da sole, probabilmente non hai letto bene la mia segnalazione ( le bottiglie e il giornale non erano a ridosso della mia panchina...) o forse ti piace pensare che un pericoloso Orco Rosso si diverte a sporcare la Città per poter denigrare l'operato degli avversari politici...
Solo una precisazione sul "non raccomandabile":
critica pure quanto vuoi (anche da anonimo) le mie idee, i miei modi, i miei stili ma ricorda che il sottoscritto con le Forze dell'Ordine non ha mai avuto problemi e che nel mio armadio scheletri non ce ne sono...
cordialmente, roberto faggiano

ps: bello in nick, io adoro i cani

Anonimo ha detto...

No ti garantisco che non c'è assolutamente nulla di personale nei tuoi confronti, ci mancherebbe, e tantomeno nessuna critica al tuo look...mi spiace se ti ho dato questa impressione... semplicemente ritengo che i Vigili non abbiano fatto nulla di male e mi sorprende questa tua sensazione di fastidio per esser stato semplicemente osservato. Tutto qui.
Comunque la cosa che più mi preme a questo punto, non è tanto il merito della questione ma rassicurarti sul fatto che non ho assolutamente di personale..siamo quasi coetanei ti conosco un pochino e so che sei una brava persona.

Anonimo ha detto...

Caro Roberto, non essendoci mai stata occasione in precedenza, mi permetto di uscire un Attimo fuori tema, facendoti notare le tue a volte un po' ambiziose manie di Protagonismo.
Ricordandoti che alle elezioni comunali precedenti a quelle di Giugno 2007 hai portato a casa 4 preferenze personali (risultato un po' deludente, forse chiunque avrebbe potuto fare di meglio), ti rivedo come candidato sindaco alle ultime Elezioni Comunali(l'ennesima figura da cioccolataio). Nello stesso periodo di campagna di rivedo fotografato in un manifesto con l'appellativo Gigantografico che ti attraversa il busto "l'antifascista". Questa dimmi tu se non è affronto al tuo estremo opposto. Voglio dire se non vuoi essere bersagliato...Vivi e lascia vivere. Non c'è bisogno di ricordare episodi da dimenticare...come non c'è bisogno di ricordare "LE FOIBE" dove sono coinvolti i tuoi cari amici Partigiani.
Lasciamo che le forze dell'ordine controllino quanto più possibile, al fine di effettuare prevenzione. Per questo voglio esprimere un sentito GRAZIE RAGAZZI!...per quanto ogni giorno fanno le Ns. FORZE DELL'ORDINE di BORGOMANERO.

Anonimo ha detto...

Vorrei Ringraziare Giuseppe Volta quale rispettabile Avversario politico, per l'impegno,la voglia nel Gestire questo Utile mezzo di confronto Cittadino e la correttezza che ha nel pubblicare tutti i commenti anche se derivanti da Posizioni politiche opposte. Grazie Giuseppe 6 un Grande!

Anonimo ha detto...

Oops...non vorrei aver scatenato una polemica personale pro o contro la persona Roberto Faggiano, da cui non esito a dissociarmi. Nel mio primo post ho semplicemente, con un pizzico di ironia pungente, espresso il mio dissenso sul disagio causato a Faggiano dall'essere stato osservato dalle forze dell'ordine. Come deontologia professionale richiede, vorrei che gli incaricati alla sorveglianza possano serenamente osservare e controllare tutti indistintamente...conoscenti e non conoscenti, "forestieri" e residenti, candidati a Sindaco e semplici elettori..allo stesso modo... a garanzia della collettività...senza il timore di trovarsi poi "accusati" sul blog per aver semplicemente svolto correttamente la funzione a cui sono adibiti.

Anonimo ha detto...

Il Faggiano non replica Vi prego Avvisatelo!

Anonimo ha detto...

caro beppe hai visto come ti ho movimentato il blog?
si potrebbe pensare di vendere la pubblicità così la prossima volta in campagna elettorale affittiamo la sede in centro...
x canesciolto: non ti preoccupare la mia era una risposta dettata dalle sensazioni avertite nel leggere il post. tutto a posto
x il cacciatore: mi sembri molto simpatico, peccato il tuo anonimato... bhè augurati che anche la prossima volta i tuoi avversari politici decidano di candidare me così vincete sicuro, no? Dire antifascista non mi sembra un affronto agli avversari anche perchè avendo studiato diritto, ricordo che in Italia è proibita la ricostituzione del Partito Fascista quindi deduco che i fascisti non ci sono piu... Sbaglio?
x l'ultimo postatore: accontentato

Giuseppe Volta ha detto...

caro Roberto, mi generi un sacco di commenti! la pubblicità c'è già, ma non rende molto. Se arrivo all'equivalente di una birretta la offro a te e al Nonnis, metà ciascuno senza litigare! ;-)

Anonimo ha detto...

E ridaiie con lo scontro ideologico...!
Il secolo delle ideologie è terminato e (speriamo)ha seppellito definitivamente le tentazioni totalitarie che l’hanno segnato. Il Novecento, con le sue contraddizioni e i suoi aspri scontri, ha lasciato al Terzo Millennio masse popolari protagoniste della storia, cittadini consapevoli del loro ruolo, conquiste tecnologiche e scientifiche e, soprattutto, una concezione della libertà come SUPREMO VALORE che nessuno è più disposto a mettere in discussione.
Di quei cento anni di fuoco e di speranza, di conquiste sociali e di offese alla dignità umana, di avventure spaziali e di miserie morali, ogni italiano assume nel suo giudizio tutto senza tralasciare nulla. E proprio perché l'allucinante tragedia dei Gulag, delle Foibe e dei Lager ha fatto comprendere a tutti i pericoli e gli orrori delle dittature, TUTTI noi dovremmo esser sottomessi a quel diritto naturale che al primo posto annovera la tutela e la pratica della libertà come valore e bene prezioso ed irrinunciabile.
Di un chiaro rapporto con la storia del Novecento non ha tuttavia necessità solo la Destra, che deve fare i conti con il fascismo al pari di quanto altri debbono fare con l'antifascismo. Se è infatti giusto chiedere alla Destra italiana di affermare senza reticenza che l'antifascismo fu il momento storicamente essenziale per il ritorno dei valori democratici che il fascismo aveva conculcato, altrettanto giusto e speculare è chiedere a tutti di riconoscere che l'antifascismo non è un valore a sé stante e fondante e che la promozione dell'antifascismo da momento storico contingente a ideologia fu operata dai paesi comunisti e dal PCI per legittimarsi durante tutto il dopoguerra. Se è vero che tutti i democratici sono antifascisti, non è altrettanto vero che tutti gli antifascisti sono democratici!! Infatti nel dopoguerra non tutto l'antifascismo è stato antitotalitarismo. Erano certamente antifascisti anche coloro che proponevano, col modello di Stato sovietico, una gerarchia di valori assolutamente totalitari negatori della democrazia, dei diritti più elementari della persona umana e della libertà; il comunismo era antifascista, ma nessuno può negare che il totalitarismo è entrato nella scena politica europea dello scorso secolo con la Rivoluzione d'Ottobre e ne è uscito 72 anni dopo con la caduta del muro di Berlino. Quindi prima e dopo il regime fascista.
Oggi la Destra politica e la Sinistra post-comunista fanno propri i valori democratici che il fascismo e il comunismo avevano negato. Perché mai dovrebbe sopravvivere l'antifascismo? L'antifascismo sopravvive da ormai 60 anni dalla morte del fascismo per ragioni internazionali e interne oggi non più presenti.
La fine del socialismo reale ha chiuso un'epoca, quella del totalitarismo rosso, in cui il riferimento all'antifascismo era sopravvissuto alla fine del regime fascista ed era obbligato quanto strumentale.
Con la fine del socialismo reale e del dopoguerra si impone quindi la DEFINITIVA STORICIZZAZIONE anche DELL?ANTIFASCISMO.
È tempo che anch'esso raggiunga il fascismo perché ENTRAMBI affrontino serenamente il giudizio obiettivo della storia.
Ciò significa liberare la politica italiana dal demone dello scontro ideologico.
Bisogna farlo, da ambo le parti, perché solo così si può davvero dar vita ad una nuova fase della politica italiana, rivolta al futuro anzichè al passato.

Anonimo ha detto...

Caspita, cane sciolto, si vede proprio che hai studiato. O forse hai copiato? Perché mi sembra che hai riportato pari pari le tesi del congresso di Fiuggi di Alleanza Nazionale di dodici anni fa (come si può vedere dal seguente link:
http://www.alleanzanazionale.it/an/page.asp?Art=6907&Cat=2&NewsDalTerritorio=S
Ricopiando la lezione ti sei dimenticato l’identificazione con la tradizione nazionale (che magari ricomprende anche con la nostra storia nazionale) e qui, comunque vuoi girarla, la storia patria non consente gli equilibrismi citati. La nostra storia infatti ci ricorda che il fascismo italiano ha soppresso la libertà e mandato a morte migliaia di persone mentre l’antifascismo italiano ha contribuito a liberare l’Italia dall’occupazione straniera e ha riportato la libertà e la pace (indipendentemente da qualsiasi riserva mentale o progetto irrealizzato avessero in mente alcuni gruppi partigiani). La storia si fa con i fatti e i fatti ci dicono che in Italia non c’è stato alcun totalitarismo antifascista ma, purtroppo, c’è stato un totalitarismo fascista. Forse quando anche Alleanza Nazionale ed i suoi militanti riconosceranno questo e la smetteranno con le solite barzellette per cui il 25 aprile in Italia si festeggia la nascita di Guglielmo Marconi allora saranno veramente finiti gli scontri ideologici.

Giuseppe Volta ha detto...

Bella lì

Anonimo ha detto...

Appare del tutto evidente quindi, da che parte si vuole continuare a fare la guerra civile, e da che parte invece si guarda al futuro.. Che se ne dica l'equivalenza antifascismo e democrazia è una distorsione della verità storica..e caro partigiano lo sai benissimo. Se poi vuoi far finta di nulla e avere una visione miope e faziosa...fai pure, ma sai benissimo che menti a te stesso . La nostra storia ci ricorda anche le foibe, l'Istria e la Dalmazia e il prezzo che gli italiani hanno pagato anche in termine di vite umane per l'alleanza tra i tuoi colleghi PARTIGIANI ITALIANI al tuo amico dittatore rosso TITO (ti ricorda qualcosa?). E questo sia chiaro...in Italia. E ora volete erigervi a paladini della democrazia..? Che coraggio!Intere pagine della nostra storia censurate anche nei libri di scuola. Sai che ti dico caro partigiano... molto meglio l'ignoranza pura piuttosto che una cultura filtrata e fatta di omissioni e mezze verità distorte.
Se sei intellettualmente onesto, ammetti che non tutto l'antifascismo, anche italiano era democratico, e pertanto convieni con me sul fatto che sarebbe opportuno affermare che la nostra Costituzione deve essere fondata sui principi di libertà e democrazia..e non sui valori dell'antifascismo. E' questa la conditio sine qua non che farebbe cessare gli scontri ideologici.

Anonimo ha detto...

caro canesciolto, se sei intellettualmente onesto comincia a firmarti "militante di AN" invece che "canesciolto".
la tua risposta non è smentisce gli argomenti di "Partigiano"

Anonimo ha detto...

Caro cane sciolto, continuo a pensare che i fatti sono l’unico appiglio che abbiamo. Guarda che ci sono fior di storici, anche di sinistra, che hanno fatto ricerche su quei periodi e le foibe non sono l’unica parentesi nera nella guerra di liberazione. E’ stata introdotta la categoria di “guerra civile” accanto a quella di “guerra di liberazione”, proprio per definire quel conflitto tra fascisti e antifascisti, che ha portato a massacri da parte partigiana dettati dal desiderio di vendicarsi dei fatti analoghi perpetrati dalle squadre fasciste. E bisognerebbe conoscere la storia della Croazia di Pavelic e dei suoi ustascia (con relativa pulizia etnica nei confronti di ortodossi, ebrei, zingari e comunisti) per capire le ritorsioni titine ed i massacri perpetrati sul Carso.
Ma non si tratta di fare l’aritmetica delle atrocità (si sa che in guerra, in ogni guerra, anche quelle moderne e tecnologiche ve ne sono) ma di riconoscere che grazie alla Resistenza in Italia è tornata la libertà, che sono cessate le persecuzioni e le deportazioni, che è finita la guerra in cui ci aveva gettato un meschino calcolo di quello che Fini aveva definito il più grande statista del secolo. L’antifascismo è stato sinonimo di democrazia e la testimonianza evidente è che già nel 1948 Almirante e un gruppo di ex fascisti si presentarono alle elezioni con il simbolo del Movimento sociale. Proprio perché si definisce in contrapposizione ad un altro termine l’antifascismo ha raggruppato movimenti di differente ideologia (monarchici, cattolici, comunisti, socialisti) ma questa contrapposizione nei confronti della dittatura, della discriminazione razziale, della violenza e della sopraffazione è un valore da preservare e da ricordare sempre. E magari il prossimo 25 aprile ci sarai anche tu a ricordarlo.

Anonimo ha detto...

Che tu ci creda o no...non ho nessuna tessera di partito.. Per quanto concerne gli argomenti di "partigiano", ho semplicemente sottolineato che la sua "tesi" è carica di strumentali omissioni che raccontano una realtà storica distorta.
La storia lo sa che, anche in Italia, non tutto l'antifascismo era democratico... il fatto grave è che lo sai bene anche tu e continui a non volerlo ammettere mentendo persino a te stesso.
Si faccia un passo in avanti anche dall'altra parte, così come ha fatto AN a Fiuggi.... ma per favore senza pretendere che la storia accetti la "favoletta" dell'antifascimo come movimento che lottava per la democrazia e la libertà. Quantomeno non nella sua interezza.
Vi era effettimavente un antifascismo democratico...nessun problema ad affermarlo.. ma vi era anche un antifascismo che lottava semplicemente per "sostituire il colore" al sistema totalitario.
Quanti anni bisognerà attendere prima che ammttiate questa realtà inconfutabile?? E quanti anni occorrerà attendere prima di vederlo scritto sui libri di storia??
Ripeto..abbracciamo tutti la bandiera della libertà e della democrazia, abbandonando quella "viziata" dell'antifascismo. E guardiamo avanti.

Anonimo ha detto...

Sì, cane sciolto, hai ragione. Ebbene sì, lo ammetto, c’erano partigiani che combattevano perché volevano instaurare la dittatura del proletariato, altri che combattevano per riportare sul trono il re, alcuni, i più rabbiosi, invece combattevano per vendicarsi e perpetuare la catena di odio e dolore. Io capisco benissimo che all’interno del movimento di resistenza vi erano le più diverse motivazioni ma purtroppo tu non vuoi capire che nella storia le motivazioni contano zero. Quello che è importante sono i fatti. E questi ci dicono che oggettivamente tutti quei partigiani e la loro lotta, insieme naturalmente agli alleati, hanno sconfitto la dittatura (ossia il fascismo) e hanno riportato in Italia la libertà e la democrazia. Tu potrai definire tutto questo eterogenesi dei fini (quando tu vuoi una cosa, ma poi ottieni l’opposto), oppure frutto del caso (che ha deciso a Yalta che noi fossimo nel blocco occidentale), ma l’antifascismo (proprio perché anti dittatura) ha oggettivamente innalzato la bandiera della libertà e della democrazia. E questo l’ha fatto perchè non si definiva se non per opposizione al fascismo ed in questo modo è stato in grado di tenere insieme le più svariate idealità politiche o sociali che non ne potevano più del fascismo e del male che aveva fatto al nostro paese. Tu mi risponderai che la medicina di alcuni avrebbe potuto essere peggiore del male e mi rispondi con un ipotesi, io voglio concludere ricordando invece la realtà di una dittatura che ha insanguinato il nostro paese per più di un ventennio. Purtroppo ancor oggi c’è un sacco di gente che chiude gli occhi di fronte alla realtà.

Anonimo ha detto...

Partigiano ti pare che io abbia "beatificato" la dittatura fascista??. Tanto per sgomberare il campo da qualsiasi dubbio, io condanno qualsiasi tipo di dittatura, di qualunque colore. Libertà e democrazia sono valori da difendere e da non osare nemmeno mettere in discussione. Ciò non significa che la storia debba essere esposta in maniera faziosa e filtrata.
Contano i fatti, certo. Ma come puoi non considerare "fatti" l'azione e l'intenzione antidemocratica di una parte del movimento partigiano? E' come dire che se uno spara un colpo di arma da fuoco con l'intento di uccidere un'altra persona mancando il bersaglio, non si può affermare che quella persona sia un criminale, solo perchè i "fatti" a te tanto cari, dicono che non è morto nessuno...prescindendo dalle intenzioni, che a tuo avviso hanno un peso specifico pari a zero. Perdonami, ma consentimi di dire che, a mio modesto avviso, brilla per superficialità questa analisi e questo punto di vista.
Comunque devo darti atto che finalmente hai ammesso che non tutto il movimento partigiano antifascista lottasse per instaurare un sistema democratico... tanto basta per affermare che il termine "antifascista" non è sinonimo di "democratico". Tutto qui.

Giuseppe Volta ha detto...

da Nonnis siamo passati a Faggiano e poi a una discussione su fascismo e antifascismo abbastanza fuori tema rispetto al blog.
Queste discussioni sostanzialmente ideologiche sono a elevato rischio "flame" ma in questo caso non ho voluto troncare perchè si è mantenuta su toni pacati.

Oggi ricevo un commento dal "Cacciatore di fagiani" che pubblicherò solo in parte:

"Per rispondere brevemente a tutto quanto detto tra "Cane sciolto" e "Partigiano", vi rimetto ad un documento riguardante l'attività segreta operata nella società , da parte dei Propagandisti Comunisti.
Questo documento è importantissimo per capire "LA STORIA" (ma ovviamente non se ne è mai parlato!)."


segue un link a una pagina con l'immagine di un documento in cui si attribuiscono alla propaganda comunista incitamento alla calunnia, odio verso la chiesa, la famiglia, amore per il disordine e la forza bruta ecc. .

Il documento è senza data, viene presentato come un estratto da un documento comunista ma probabilmente "cacciatore" non l'ha letto tutto oppure non non sa l'inglese (il che non è un delitto, ma talvolta ti può far prendere fischi per fiaschi). Infatti secondo il sito stesso che lo pubblica (un università americana) si tratta in realtà di un documento di propaganda fascista.

riporto il commento in calce:
"This undated pamphlet, an alleged excerpt from an official Communist Party document, appears instead to be an anti-Communist piece of Fascist propaganda."

Caro "cacciatore", come hai osservato, pubblico senza problemi gli interventi di chi non la pensa come me, però non intendo diventare un comodo megafono per la propaganda revisionista basata su documenti falsi. Avvisa anche il tuo amico che ha mandato un commento al documento senza che fosse pubblicato, accompagnandolo con degli insulti gratuiti a "Partigiano".

Giuseppe Volta ha detto...

Credo sia meglio per tutti se questa discussione si ferma qui. Torniamo alla politica borgomanerese. grazie

Anonimo ha detto...

Non credere, Giuseppe, che questa discussione non c’entri nulla con la politica borgomanerese. Purtroppo ogni discussione politica (e questa lo è stata, mascherata da tirata sulla Resistenza) avrà sempre i suoi “tifosi”. Ci saranno sempre appartenenti ai due schieramenti ciechi di fronte alle mancanze dei propri beniamini e inflessibili nei confronti di quelle degli avversari.
Per dire: in Francia Sarkozy, nel suo discorso d’insediamento, rende omaggio alla Resistenza francese (Berlusconi, per la cronaca, quando era primo ministro non ha mai partecipato alle celebrazioni del 25 aprile) ed in Italia si sta a sottilizzare sul grado di democraticità dell’antifascismo.
Non pubblicare il mio intervento ma visto che a cane sciolto piacciono le metafore belliche e usa quella di chi spara e sbaglia bersaglio, vorrei soltanto precisare che i bersagli dei partigiani non sono stati sbagliati (tedeschi e fascisti), ma allorché lo scopo (la Liberazione) è stato raggiunto, le armi sono state messe da parte. Cane sciolto dirà che se avessero potuto i partigiani comunisti ci avrebbero portato in una dittatura ancora peggiore del fascismo (e tutti ci rallegriamo che questo non sia successo) ma anche mia nonna se avesse avuto le ruote sarebbe stato un carretto.
Senza acrimonia spero di ritrovare cane sciolto il prossimo 25 aprile a festeggiare l’anniversario del ritorno della libertà e della democrazia in Italia.
Speriamo, almeno, che questa discussione abbia fatto venir voglia a qualcuno di studiare un po’ di storia patria …

Anonimo ha detto...

Partigiano lo festeggio volentieri il ritorno della libertà e della democrazia...se ti sei fatto l'idea che io sia un nostalgico del regime, hai avuto un impressione completamente sbagliata. Io al contrario di quanto affermi non "tifo" preconcettualmente per nessuno...tra noi due, sei tu il "tifoso", renditene conto. Rileggi pure tutti i miei post e non troverai una sola parola a favore del regime fascista. Tifo per la verità storica...quella si..la difendo. Per quanto riguarda il tuo appello a studiare storia...volentieri, ma non la versione filtrata faziosa e carica di omissioni strumentali che a te piace tanto. Non aver paura della verità.
60 anni dopo la caduta del regime, in un contesto dove entrambi non siamo disposti a mettere assolutamente in discussione il sistema democratico, possiamo raccontare la storia nella versione integrale e senza censure "da tifo" per i propri beniamini.
Per quanto mi riguarda la parentesi è chiusa, si torni pure alla politica cittadina.

Anonimo ha detto...

Riepilogo conclusivo (per capire se ho capito).
Robertino camminava tranquillamente per il Parco Marazza cercando di capire se fosse localmente molto conosciuto o soltanto conosciuto molto localmente; questo suo pensiero passò in second'ordine nel vedere lo stato di degrado del Parco: "Quanti v(u)oti persi a Borgomanero!" esclamò vedendo le bottiglie di birra abbandonate "..e quanti rifiuti" pensò notando i quotidiani di tre giorni prima sparsi qua e là (sfuggiva a Robertino il fatto che, essendo il Parco sito del Comune di Borgomanero, conserva in evidenza le news degli ultimi tre giorni-n.d.a.).
Ma il peggio doveva ancora accadere: all'improvviso entrò in scena (rigorosamente da destra) un cacciatore col suo canesciolto che, scambiandolo per un Tito poco raccomandabile, mandò Robertino ideologicamente affangulag. Gli attimi successivi furono di autentica confusione che coinvolse tutti i presenti: chi chiamava le Forze dell'ordine, chi la Polizia Municipale, chi invocava la Polizia Etnica, chi i Nonnis vigile, chi faceva Resistenza, chi, come sempre, approfittava per copiare (a proposito e meno); un via-vai un fiuggi-fiuggi generale: insomma ne venne fuori una grandissima fiera (a farne le spese fu il manto erboso del Parco).
Alla fine siamo andati tutti a casa.