tag:blogger.com,1999:blog-479844049272460787.post4371344420202565466..comments2008-06-12T21:33:25.268+02:00Comments on Borgomanero Oggi: politica, società, cultura: piano regolatore e assetto idrogeologicoUnknownnoreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-479844049272460787.post-51486413726507428492007-11-19T14:45:00.000+01:002007-11-19T14:45:00.000+01:00In merito al piano di assetto idrogeologico (pai),...In merito al piano di assetto idrogeologico (pai), in base alle notizie raccolte in questo periodo, mi sono fatto il seguente quadro:<BR/>Il PAI fa parte della famiglia degli acronimi ed è andato ad occupare spazi fino a pochi anni fa di esclusiva competenza del Piano Regolatore, con cui continua a confinare, influenzandone clima ed economia.<BR/>Il territorio del PAI è attraversato da numerosi corsi d'acqua, comunemente denominati "galassini", alcuni dei quali di carattere torrentizio, ma non meno importanti perchè capaci di condizionare lo sviluppo edificatorio almeno nei centocinquanta metri limitrofi: in tali fasce chi vuole costruire può compensare i "vizi" di forma solo in "virtù" di subdelega.<BR/>Il PAI si divide sostanzialmente in tre zone:<BR/>1) La ZONA DEPRESSA (identificata ai punti a) e b) della classeIII): lo stato depressivo inibisce il desiderio, disincentiva l'iniziativa e rende problematica la riproduzione; in queste aree è impossibile recuperare nuovi spazi abitativi e dare alloggi a nuovi individui: tecnicamente si dice che non è consentito "l'aumento del carico antropico" (nella sostanza significa che non si costruisce nulla di nuovo e non si recupera un cassero). Facile capire perchè questa zona sia abitata principalmente dai "bambaccioni".<BR/>2) La ZONA DI SECONDACLASSE (identificata ai punti c),d),e),f)della classeII): riguarda la maggior parte del territorio e quindi dei cittadini che vi abitano; come tutti i servizi di seconda classe richiede costi spesso non paragonabili ai benefici ottenuti. Nei terreni di questa zona conviene coltivare soprattutto amicizie con geologi e portare queste amicizie a livello di relazione (geologica): potrebbe sempre tornare comoda.<BR/>3)La ZONA EROGENA (identificata chiaramente al PUNTO G, classeI): risulta roccogliere le aree più ambite, perchè di GODIMENTO immediato, senza vincoli e limitazioni; tra queste aree rientrano certamente quelle che produrranno lo sviluppo del Comune (le nuove aree edificabili) e, come tali, sono soggette alle attenzioni di numerosi studi (più tecnici che scientifici): ................(spazio da completare inserendo per elencazione i primi studi tecnici locali che vengono in mente).<BR/><BR/>Lunedì 19 novembre, santi massimiecali.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-479844049272460787.post-39979407440913897232007-11-09T14:26:00.000+01:002007-11-09T14:26:00.000+01:00Aggiungo altro.Contano le date degli accadimenti.N...Aggiungo altro.<BR/><BR/>Contano le date degli accadimenti.<BR/>Nel 1998 il D.L.gs. 112 (bassanini) conferisce funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59.<BR/><BR/>In attuazione del D.lgs 112/98 la Regione con la L.R. 44/2000 conferisce funzioni alle province come già disposto dalla vecchia Legge 142 del 1990 (N.B. è la 142 e non la 124 come si legge nel link che segnalo in seguito)<BR/>http://www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/difesasuolo/pianificazione/ptcp.htm<BR/><BR/>Cosa c'entra ? la pagina web linkata è self-explaining.<BR/>Con le intese Autorità di Bacino - Provincia si corre il rischio di comprimere la voce dei comuni.<BR/><BR/>Tornato ai fatti del 2000 in sostanza la giunta Pagani colse l'attimo offerto dal trasferimento di funzioni per svolgere un ruolo forte, del tutto legittimo, precorrendo i tempi.<BR/><BR/>Aggiungo al post stralci dall'allegato alla deliberazione C.I. n. 10/2000 del 16 marzo 2000.<BR/>Sono i commenti alle modifiche apportate.<BR/><BR/>"...Da Briga Novarese a San Martino. Si rilevano le seguenti modifiche (alle fasce fluviali) - Locali ampliamenti della fascia B con recupero di aree di espansione. - prolungamento della fascia B di progetto presente in sponda sinistra a monte del centro abitato di borgomanero. - introduzione di tratti saltuari di limite B di progetto in sponda destra e sinistra in corispondenza e a valle del centro abitato di borgomanero.<BR/>Da San Martino (A26) a Prati di San Clemente:<BR/>- a valle dell'attraversamento dell'A26 la fascia B viene ridotta in sponda sinistra tramite l'introduzione di un limite B di progetto, corrispondentemente tale fascia viene ampliata in sponda destra...."<BR/><BR/>salto un pò e vado alle conclusioni:<BR/><BR/>"si può concludere che le variazioni proposte lungo il corso del fiume Agogna: - conseguono a conoscenze di maggior dettaglio rispetto a quelle del PAI sia per quanto riguarda la morfologia dei luoghi sia per quanto riguarda la presenza di aree fabbricate e di infrastrutture in fase di realizzazione.<BR/>- sono coerenti con gli indirizzi e gli obiettivi del PAI, in particolare si prevede di compensare le zone estromesse dalle aree allagabili con il limite B di progetto con l'indroduzione in fascia B di altre aree adiacenti al corso d'acqua. - l'assetto di progetto definito non comporta incrementi significativi delle portate di piena e non dà luogo ad effetti inaccettabili nè localmente nè sulla situazione a valle".Anonymousnoreply@blogger.com